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Regolamento Urbanistico Edilizio, Cna e Confartigianato: "Sia approvato entro settembre"

"Ora tocca all’Amministrazione, è sua precisa responsabilità, andare in adozione possibilmente entro settembre, dopo avere ulteriormente ascoltato Associazioni e Ordini su questa sintesi, ma senza fermare il proprio lavoro interno"

Si è concluso nelle settimane scorse il lavoro avviato dall’Amministrazione di Ravenna per arrivare alla semplificazione del Regolamento Urbanistico Edilizio. "Come Cna e Confartigianato - esordiscono Andrea Dalmonte e Roberta Pari, rispettivamente presidenti comunali delle due associazioni di categoria -  abbiamo rimarcato, fin dalla sua prima stesura, che lo strumento urbanistico attualmente in vigore nel nostro Comune era ed è troppo “pesante” e che, quindi, c’erano e ci sono ancora enormi margini di miglioramento e soprattutto di semplificazione".

"Le osservazioni fatte a suo tempo da Confartigianato e Cna erano improntate proprio sulla sburocratizzazione e semplificazione del Regolamento Urbanistico Edilizio, ma allora furono respinte dall’Amministrazione - ricordano Dalmonte e Pari -. Tornando al lavoro svolto, riteniamo, innanzitutto, di esprimere un giudizio positivo sul metodo di coinvolgimento di tutti gli stakeholders e desideriamo rimarcarlo anche per il futuro. Per quanto riguarda i contenuti - senza entrare nel dettaglio, cosa che faremo a breve con un documento articolato che invieremo al sindaco e assessore competente - vogliamo ricordare che ogni cosa ha il suo tempo; c’è un tempo per discutere, magari polemizzare e uno per decidere. I gruppi hanno fatto un buon lavoro e ai tecnici va il ringraziamento, nostro e della città, per gli spunti di notevole interesse ed efficacia. In particolare, i rappresentanti di Cna e Confartigianato nei gruppi di lavoro".

"Ora tocca all’Amministrazione, è sua precisa responsabilità, andare in adozione possibilmente entro settembre, dopo avere ulteriormente ascoltato Associazioni e Ordini su questa sintesi, ma senza fermare il proprio lavoro interno - chiosano i presidenti delle due associazioni di categoria -. Nulla si chiude definitivamente, produrremo le nostre osservazioni formali con spirito collaborativo e realistico. Desideriamo brevemente ricordare alcuni temi e proposte da noi formulate nei gruppi e che non hanno ancora trovato posto nell’attuale sintesi, sia pur indirizzata a un percorso virtuoso, perché semplificazione è condizione di sviluppo, ma non regia e/o programmazione dello stesso: ad esempio, c’è ancora molto da fare in merito ai concetti di densificazione conseguenti a politiche di controllo del consumo del territorio, alla lotta contro ogni forma di espansione disordinata e scomposta per la bellezza della città, al concetto di Smart Cities, ad avviare politiche di incentivazione mirate, in particolare sui fattori di insediamento delle imprese innovative e sull’efficientamento energetico".

Dalmonte e Pari ricordano inoltre "che i macronumeri si fanno con il POC e che è necessario mettervi mano velocemente, con almeno la variazione delle due normative che lo stanno frenando oltremisura: consentire una giustificata duttilità percentuale degli usi nelle zone miste e  rimuovere l’obbligo della parzializzazione temporale degli interventi. Argomenti già proposti nei gruppi e anticipando la variante specifica alla scadenza, così come chiediamo da tempo come Associazioni dell’Artigianato".

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