rotate-mobile
Economia

Tari meno salata per le imprese, Cna: "Ora i Comuni recepiscano il provvedimento"

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, infatti, con una nota, ha fornito alcuni decisivi chiarimenti in merito alla determinazione della superficie tassabile ai fini dell'applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese

Un risultato importante per le imprese: il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, con una nota, ha fornito alcuni decisivi chiarimenti in merito alla determinazione della superficie tassabile ai fini dell’applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese. Soddisfazione da parte di Cna, che evidenzia come "il parere espresso dal Ministero va a confermare" quanto l'associazione "sta sostenendo da parecchi anni, per contrastare una prassi che ha portato a un’ingiustificata duplicazione dei costi a carico delle aziende".

"Il pronunciamento, infatti, definisce non tassabili le aree dove avviene la produzione aziendale, poiché per loro natura sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali che le aziende conferiscono già a proprie spese - evidenzia Cna -. Ma la nota fa anche chiarezza rispetto all’assoggettabilità o meno delle superfici adibite a magazzini e per le aree scoperte, precisando che tali superfici “devono essere considerate intassabili, anche a prescindere dell’intervento regolamentare del Comune, qualora siano produttive di rifiuti speciali; nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all’esercizio delle attività produttive”".

"Con questo pronunciamento le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero ritrovarsi a risparmiare fino a diverse migliaia di euro, vedendo ridursi l’importo della Tari - continua Cna -. Di fatto, il chiarimento del Ministero - se opportunamente recepito - eviterà che le imprese siano gravate dalla doppia tassazione sui rifiuti speciali, che già sono conferiti a spese dei produttori, e metterà fine a una situazione di confusione normativa".

“Questo è il punto di partenza – afferma il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi - dopodiché il regolamento comunale può individuare ulteriori aree escluse dalla tassazione. Sono concetti che abbiamo sempre affermato, applicandoli fin dalla convenzione del 2006, e che ritroviamo oggi con soddisfazione. Siamo lieti che, anche grazie al ruolo di Confindustria, vada affermandosi un principio importante, che nella nostra provincia avevamo già introdotto da tempo, in virtù della collaborazione con l’ente gestore”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tari meno salata per le imprese, Cna: "Ora i Comuni recepiscano il provvedimento"

RavennaToday è in caricamento