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Saldi al via, i commercianti sono ottimisti: "Ci aspettiamo vendite in aumento rispetto al 2018"

Regna l’ottimismo tra i commercianti ravennati per quanto riguarda i saldi invernali. Le aspettative di buone vendite quest’anno sono migliori rispetto allo scorso anno che avevano confermato un deciso miglioramento rispetto all’anno precedent

Regna l’ottimismo tra i commercianti ravennati per quanto riguarda i saldi invernali. Le aspettative di buone vendite quest’anno sono migliori rispetto allo scorso anno che avevano confermato un deciso miglioramento rispetto all’anno precedente. E’ ciò che emerge dal consueto sondaggio effettuato nei giorni scorsi dall’Ufficio Studi di Confcommercio Ravenna tra i commercianti del centro storico e della periferia per conoscere le aspettative degli operatori sui saldi invernali, quali prodotti saranno più venduti e quanto spenderanno le famiglie. Inoltre, il sondaggio fa il punto sulle vendite natalizie e sulle vendite dell’intero anno 2018.

Alla prima domanda ‘Cosa si aspetta quest’anno dalle vendite nel periodo dei saldi?’ per 86,6% degli operatori intervistati le vendite saranno stabili o in aumento (rispetto all’anno precedente 1,4% in più, oltre 16 punti in più rispetto al 2017) contro il 13,4% per i quali si verificherà una diminuzione. In particolare il 64,0% si attende vendite stabili e il 22,6% in aumento. Più positivi i giudizi dei commercianti del centro storico rispetto a quelli della periferia di Ravenna.

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Alla domanda ‘Quanto pensa spenderanno mediamente le famiglie?’, lo scontrino medio per il 45,0% degli intervistati si attesterà dai 30 agli 80 € e per il 41,9% dagli 80 ai 120 €. Per il 6,7% degli acquisti lo scontrino sarà oltre i 120 €, mentre per il 6,4% i clienti spenderanno sotto i 15 €

 La terza domanda ‘Da quali prodotti quest’anno si aspetta il maggior numero di vendite?’, quindi quale sarà la tipologia di prodotti più venduta? Non c’è gara: per il 74,1% degli intervistati le vendite riguarderanno beni utili (con un forte aumento rispetto allo scorso anno), in decisa diminuzione i prodotti di marca di fascia alta 14,7%, in leggero aumento le vendite di prodotti economici e non di marca pari all’11,2% (in aumento rispetto all’anno passato di 4 punti). 

La quarta domanda del sondaggio riguarda l’andamento delle vendite nel periodo natalizio. Per il 71,3% dei commercianti intervistati le vendite natalizie sono state stabili o soddisfacenti: stabili per il 44,4% e soddisfacenti per il 26,9%. Lo scorso anno la percentuale complessiva di chi dichiarava vendite stabili o soddisfacenti era decisamente superiore, pari al 92,5%. Nessuno ha dichiarato un forte aumento delle vendite, mentre il 25,0% ha dichiarato vendite in calo, riportando la percentuale quasi sui livelli del 2017. 
 
Infine, l’ultima domanda riguarda le vendite complessive di tutto il 2018. ‘Come sono andate le vendite in tutto il 2018?’, per il 38,0% dei commercianti le vendite sono state stabili, per il 12,6% soddisfacenti. In calo per il 47,1% degli operatori. Quest’ultimo dato conferma la forte sofferenza nell’arco del 2018 dell’intero settore del commercio. 

 “C’è più ottimismo e anche più attesa tra i commercianti del centro storico e del forese per l’avvio dei saldi invernali - dice Mauro Mambelli, Presidente Confcommercio Ravenna. Dal consueto sondaggio che effettuiamo ogni anno registriamo una più consistente aspettativa positiva dalle vendite che, nell’ultimo periodo dell’anno, hanno segnato un incremento rispetto all’intero 2018. Ora con l’avvio dei saldi invernali si possono ulteriormente risvegliare i consumi. La fiducia da parte dei commercianti c’è per un buon bilancio dalle vendite del periodo. Ciò che preoccupa però è l’andamento del settore del commercio: se analizziamo i dati sulle vendite in tutto il 2018, registriamo un forte aumento dei commercianti che dichiarano un calo delle vendite nei 12 mesi, segnale questo che conferma lo stato di sofferenza del settore che necessita di rapidi interventi di sostegno sia a livello statale che regionale e locale. Occorrono incentivi mirati per il settore per dare ossigeno ai negozi di prossimità che sono la vera anima dei centri storici e dei paesi del nostro territorio”.

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