I sindacati proclamano lo stato di agitazione dei porti e dei servizi tecnico nautici

Proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti lo stato di agitazione dei lavoratori dei porti e dei servizi tecnico nautici.   “Quanto da noi proposto lunedì scorso nell’assemblea che si è svolta a Ravenna - commenta il segretario provinciale della Filt Cgil, Danilo Morini - ha trovato, non senza faticoso e paziente lavoro, condivisione unitaria. Dopo le iniziative di lunedì, riuscite per adesione e condivisione dei lavoratori, in tutti i più importanti porti italiani, è stato dichiarato lo stato di agitazione unitario di tutta la portualità".

"Questo è un ulteriore atto concreto di lotta e di sostegno agli obiettivi che abbiamo condiviso per la riforma portuale e contro gli attacchi portati dalla bozza del ddl Guidi - continua Morini -. Ora parteciperemo all'incontro col ministro Maurizio Lupi il 17 febbraio forti della coesione di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici del settore e all'iniziativa Ancip (Associazione nazionale compagnie imprese portuali) del 18 febbraio a Roma per sostenere la salvaguardia dei diritti, della professionalità, della sicurezza, degli investimenti e della formazione nel lavoro portuale e per bloccare un attacco becero, mascherato da liberalizzazione, che appartiene alle intenzioni del ministro Federica Guidi. Pur confidando di far regredire le pericolose posizioni assunte dal ministro dello sviluppo economico, con lo stato di agitazione ora formalizzato manteniamo alta l'attenzione e siamo pronti ad eventuali altre forme di lotta ed allo sciopero generale della portualità qualora si rendesse necessario”.