rotate-mobile
Economia

Sciopero generale, i sindacati salgono dal prefetto

Il prefetto Bruno Corda ha ricevuto lunedì pomeriggio i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna, i tre segretari generali

Il prefetto Bruno Corda ha ricevuto lunedì pomeriggio i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna. I tre segretari generali, Marcello Santarelli della Cgil, Antonio Cinosi della Cisl e Riberto Neri della Uil,, hanno illustrato al prefetto le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni a dare vita allo sciopero generale di 4 ore e al presidio in piazza del Popolo a Ravenna. I sindacati rivendicano una manovra più equa e giusta che tuteli le fasce più deboli della popolazione, i pensionati e i lavoratori.

Lo sciopero generale a Ravenna

Cgil, Cisl e Uil chiedono “una gradualizzazione degli effetti degli interventi sulle pensioni, salvaguardando la rivalutazione dei trattamenti medio bassi ed i lavoratori coinvolti in processi di cassa integrazione e mobilità. Un alleggerimento della tassazione per i possessori di una sola abitazione, in base al reddito ed al carico familiare. Un' imposta sulle grandi ricchezze e una incisiva lotta all’evasione fiscale. Una riforma del fisco, che premi il lavoro dipendente, i giovani, i pensionati, le donne e la famiglia; la tassazione vera dei capitali scudati. La vendita ed il canone sulle frequenze televisive e la dismissione di alcuni beni dello Stato. La riduzione delle spese della politica e per l’acquisto di 131 bombardieri F35”.

I tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, nell'esprimere la loro preoccupazione per la tenuta della coesione sociale nel territorio provinciale, “apprezzano la sensibilità dimostrata dal prefetto riguardo le argomentazioni da essi sostenute e il suo impegno a trasmetterle al Governo già in serata. I segretari rinnovano la loro convinzione unitaria sulla esigenza di una profonda modifica dei contenuti dei provvedimenti della “manovra Monti”, nel senso dell'equità e dello sviluppo. Nella consapevolezza che le difficoltà del momento implicano una assunzione di responsabilità da parte di tutti, Cgil, Cisl e Uil rispondono con le loro proposte chiare ed articolate. La buona riuscita dello sciopero e la rilevante presenza di lavoratori e pensionati al presidio di piazza del Popolo, confermano la validità delle scelte operate unitariamente dal sindacato confederale per sostenere le modifiche al decreto”.

In provincia di Ravenna, secondo gli organizzatori, l’adesione allo sciopero è stata elevata in tutti i settori; “nel comparto della chimica hanno incrociato le braccia circa l’80% dei lavoratori mentre nell’agroindustria la percentuale è arrivata al 90%. Un’altissima adesione è stata registrata anche al porto dove si è superato il 90%; il personale dei rimorchiatori ha fatto registrare il 100%. I cartotecnici hanno scioperato con una media dell’85%, mentre circa il 65% del comparto edile si è fermato. Nel terziario l’adesione è stata circa del 60%”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero generale, i sindacati salgono dal prefetto

RavennaToday è in caricamento