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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Società partecipate, taglio soft per il Comune: lascia Ervet e Banca etica

Nella seduta di giovedì il consiglio comunale ha approvato il piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate, come previsto dalla legge di stabilità

Nella seduta di giovedì  il consiglio comunale ha approvato il piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate,  come previsto dalla legge di stabilità. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza; contro quelli di opposizione. Il consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha presentato un emendamento, respinto, con il voto favorevole di Lista per Ravenna e quello contrario di tutti gli altri gruppi.

Il consigliere Paolo Guerra (Lega Nord Romagna) ha presentato un ordine del giorno collegato alla delibera sottoscritto anche da tutti gli altri capigruppo di opposizione, respinto, con il voto favorevole dei gruppi di opposizione e quello contrario dei gruppi di maggioranza.

La delibera è stata presentata da Valentina Morigi, assessore al Bilancio. Morigi ha premesso che in realtà “il Comune il suo piano di razionalizzazione delle partecipate lo ha già fatto, senza dover adempiere ad alcun obbligo normativo, nel 2005 con la costituzione di Ravenna Holding, per ottimizzare ed efficientare tutto il patrimonio pubblico in capo all’ente. Abbiamo così costruito un modello che è stato imitato in questa regione e non solo; che ci ha portato a ricevere dividendi dalla Holding per 46 milioni di euro dal 2005 al 2013; che solo in questo mandato ha prodotto un contenimento di costi pari a 361mila euro per economie gestionali, che non hanno quindi toccato i servizi, e a 235mila euro per la riduzione dei cosiddetti costi della politica (consigli di amministrazione, collegi sindacali, presidenti)".

"Nel 2009 poi – ha ripreso Morigi – ottemperando a quanto indicato nella Finanziaria 2008, abbiamo provveduto a dismettere la nostra partecipazione nelle società per azioni Insidecom, Unicredit, Banca Popolare di Ravenna, Edison. Oggi procediamo, sulla base delle indicazioni contenute nella Finanziaria 2015, che lascia all’ente locale la potestà di valutare la strategicità delle proprie partecipazioni, da un lato ribadendo il senso del mantenimento della stragrande maggioranza delle nostre partecipazioni societarie, dall’altro dismettendo le quote, di non grande peso, che abbiamo in Ervet spa e Banca Etica spa, per un totale di 8.500 euro. Ribadisco che la costituzione della Holding nel 2005 ci ha consentito di approcciarci già ‘attrezzati’ alle novità normative successive, con operazioni che hanno prodotto risparmi e introiti e consentito di aumentare il controllo sulle partecipate".

"Manteniamo la nostra presenza in società che fanno sì che Ravenna rappresenti una anomalia positiva, perché quasi ovunque in Italia le partecipate costituiscono un debito per gli enti locali, mentre da noi sono in salute, hanno migliorato con il tempo la loro efficienza e producono utili. Inoltre in alcuni casi svolgono anche una funzione calmieratrice del mercato e questa è una delle funzioni che il Comune ha deciso di agire attraverso esse”, conclude l'assessore.

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