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Economia

Subsidenza, Mingozzi difende l'accordo con Eni: "Non facciamoci rubare le risorse dell'Adriatico"

"In Croazia, Montenegro, Grecia, Albania sono state indette gare per nuove estrazioni in quella parte dell’Adriatico nella quale l’operatività dei pozzi comincerà nel 2018", afferma Mingozzi

La delibera, approvata recentemente dalla Giunta comunale, che ha rinnovato l’accordo di collaborazione con Eni, che prevede anche la corresponsione al Comune di circa 12 milioni di euro da utilizzare prioritariamente le la difesa della costa ma anche per altre finalità di carattere ambientale, in particolare nei lidi, "è una scelta giusta e pienamente motivata che il Comune compie". E' quanto dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi.

In particolare, aggiunge il vicesindaco, "rappresenta l’opportunità di riprendere ricerche e utilizzo dei giacimenti di idrocarburi presenti in Adriatico: garantendo il rispetto delle più avanzate normative di tutela del mare e dell’economia costiera, la nostra posizione suffragata dall’impegno della Regione può essere determinante affinché il futuro economico delle imprese del settore sia salvaguardato e, in materia di approvvigionamenti l’Italia possa avere più soluzioni per non correre rischi di dipendenza dai Paesi dell’ex Unione sovietica e del Mediterraneo".

"In Croazia, Montenegro, Grecia, Albania sono state indette gare per nuove estrazioni in quella parte dell’Adriatico nella quale l’operatività dei pozzi comincerà nel 2018 e l’estrazione di gas e idrocarburi sottrarrà a parti di nostra competenza risorse italiane - prosegue il vicesindaco -. Chiediamoci tutti perché il nostro paese non debba godere di fonti energetiche che gli appartengono invece di dipendere sempre di più da altri stati e perché anche l’Italia non debba trarre beneficio sia nei consumi famigliari e industriali per rendere più agevole la vita delle famiglia e più competitive le nostre industrie avvalendoci di una fonte di approvvigionamento a costi minori".

E’ un errore continuare a dire che la subsidenza è legata alle estrazioni perché dalle ultime normative queste attività non si possono effettuare entro le 12 miglia dalla costa e le alte tecnologie utilizzate, in particolare dalle imprese ravennati leader nel mondo, garantiscono rispetto e salvaguardia del suolo e della vita costiera - conclude Mingozzi -. E’ proprio in questo modo che si tutelano gli interessi dei cittadini che una moratoria renderebbe più dipendenti sul fronte energetico, e le risorse ricevute da Eni sono una testimonianza di reciproco impegno a beneficio di un intero paese e non solo della costa romagnola”.

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