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Tagli alle Camere di Commercio, monta la protesta: "A rischio i posti di lavoro"

Il personale della Camera di Commercio di Ravenna e dell’Azienda speciale Eurosportello, insieme a quello di altre Camere italiane, in accordo con i sindacati del territorio, ha deciso di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la difficile situazione

Il personale della Camera di Commercio di Ravenna e dell’Azienda speciale Eurosportello, insieme a quello di altre Camere italiane, in accordo con i sindacati del territorio, ha deciso di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la difficile situazione in cui si trovano gli Enti camerali “a seguito dell’approvazione della legge che dispone il taglio dei proventi del diritto annuale, principale fonte di entrata di questi Enti, nella misura del 35% dal 2015, del 40% dal 2016 e del 50% dal 2017”.

“Il  provvedimento riduce drasticamente le risorse per le attività di sostegno all’economia dei territori e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro. Si tratta di una mera misura propagandistica che, a fronte di risparmi davvero esigui, farà venir meno moltissime attività a diretto sostegno delle micro, piccole e medie imprese italiane - scrive l'Rsu in una nota -  La riduzione del diritto annuale a partire dal 2015 comporterà  un risparmio medio annuo di circa 63 euro ad impresa, che diventano circa 31 euro (2,6 euro al mese) per le ditte individuali. Di contro  determinerà  una perdita di risorse di oltre 400 milioni di euro all'economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione, formazione. Oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio e un aggravio sulle casse dello Stato di 167 milioni di euro, ma soprattutto un effetto recessivo stimato in circa 2,5 miliardi di euro, pari allo 0,2% del Pil”.

“Come se non bastasse, il Governo con il Disegno di Legge n. 1577 ora all’esame del Senato, intende azzerare il diritto annuale, trasferire il Registro Imprese (vera spina dorsale del Sistema camerale e best practice europea) al Ministero dello Sviluppo Economico e prendere altre misure drastiche che rischiano di far diventare le Camere degli Enti inutili. Tutto ciò comporterà il venir meno sul nostro territorio, oltre alla tenuta del Registro Imprese, da sempre strumento di riconoscibilità, trasparenza e legalità, di importanti  funzioni esercitate dalla Camere di commercio: promozione economica del territorio attraverso l'erogazione di contributi e la partecipazione a progetti ed iniziative per lo sviluppo; interventi per favorire l’accesso al credito delle PMI; sostegno alla internazionalizzazione, innovazione e trasferimento tecnologico nel settore pubblico e privato; sostegno alla nuova imprenditorialità con attività di formazione, orientamento e facilitazioni economiche; regolazione del mercato, tutela del consumatori, mediazioni e arbitrati; informazione economica – prosegue la nota -  La riduzione delle risorse e la sottrazione di competenze alle Camere ci lascia molto perplessi, come pure ci sembra insensato il continuo ricorso  alla logica di tagli lineari applicata dal Governo nonostante i proclami iniziali: le Camere non sono tutte uguali e il merito, l’efficienza, la professionalità vanno premiati”.

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