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Tassa di soggiorno, "no agli introiti per Notte Rosa o Notte d'oro"

L'idea: firmare un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria che preveda per i prossimi anni che le risorse che arriveranno con la tassa di soggiorno vengano destinate a investimenti definiti anno per anno

Firmare un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria che preveda per i prossimi anni che le risorse che arriveranno con la tassa di soggiorno (o perlomeno una fetta rilevante e con ciò distinguendosi in positivo rispetto agli altri Comuni d’Italia) vengano destinate a investimenti definiti anno per anno. E' quanto chiede Gianluca Gasperoni, presidente Confesercenti Ravenna

“Tutto si potrà dire ma non che non si sia parlato di tassa di soggiorno sui giornali in queste settimane; poteva essere anche l’occasione di parlare di turismo - premette Gasperoni -. Lo hanno cercato di fare gli albergatori, e con toni che non si sentivano da molto tempo. Ci sono state delle assenze pesanti, compresa la Provincia, che stante le scelte diverse fatte da altri Comuni non ha fatto coordinamento.
Un vuoto che può nascondere un obiettivo di sviluppo di cui questo balzello poteva costituirne un amaro calice da bere per riceverne un ritorno futuro. E soprattutto non volere il dialogo perché non si accettano le critiche. Ma la politica si fa solo con chi è d’accordo con te?".

Continua il presidente di Confesercenti Ravenna: "Potevamo accettare, pur non condividendoli affatto, la franchezza e il realismo di chi a suo tempo aveva dichiarato che solo la tassa di soggiorno potrà salvare dall’indifferenza il turismo italiano: “ Nessun governo ha mai investito su questo settore industriale. Pare evidente che nei prossimi anni la voce ‘turismo’ sparirà dai bilanci di regioni, province e comuni. Senza tassa di soggiorno la voce ‘turismo’ soccomberà a furor di popolo e di politica, perché nessuno riuscirà mai a sostenere che una promozione turistica è più importante di un asilo nido o del welfare» (Assessore al turismo del Comune di Rimini)".

"Gli albergatori aderenti a Confesercenti insieme a quelli della Confcommercio hanno deciso di non andare (e hanno chiesto di rimandare) all’incontro convocato dall’Assessore Corsini -evidenzia Gasperoni -- C’è una tensione di rapporti accumulati in queste settimane che deve essere risolta. Vogliamo  ribadire sia al Sindaco che all’Assessore Corsini che sono il dialogo e l’ascolto le strade per risolvere le questioni; il muro contro muro non giova a nessuno e soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà per il settore ricettivo alberghiero; e non dimentichiamoci che la questione tassa di soggiorno riguarda  il settore turistico nel suo complesso avendo implicazioni sulla capacità di attrazione di un territorio".

Confesercenti Ravenna chiede "che si riapra un tavolo di confronto e di valutazione delle proposte che già gli albergatori insieme avevano avanzato. Nel merito pensiamo che siano ancora possibili da inserire alcune modifiche: Riduzioni in bassa stagione (come Venezia 30% e Milano 50%) per esempio nei lidi  fino al 15 giugno. Fare chiarezza sui contratti ammissibili per l’esenzione dalla tassa di soggiorno ed in generale sul regolamento attuativo".

Per quanto concerne l’investimento degli introiti futuri, sottolinea Gasperoni, "è previsto come da norma nazionale che i fondi dovranno essere reinvestiti in “interventi in materia di turismo, sostegno alle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”. La disposizione dice tutto e niente e per la sua intrinseca ambiguità non può che lasciare perplessi. Noi riteniamo che si possa accoglierne l’interpretazione più restrittiva anche se  l’esperienza mostra che anche altre entrate, vincolate in maniera più netta, sono in realtà finite a coprire le voci di bilancio più diverse, senza alcun controllo reale (basta ricordare le multe che dovrebbero finanziare la sicurezza stradale)".  

Confesercenti chiede "che si arrivi a firmare un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria che preveda per i prossimi  anni che le risorse introiettate (o perlomeno una fetta rilevante e con ciò distinguendosi in positivo rispetto agli altri Comuni d’Italia) vengano destinate a investimenti definiti anno per anno; noi abbiamo già diverse proposte da mettere sul piatto (dalla segnaletica turistica ai collegamenti alla promozione turistica sul web, ecc.) che vorremmo discutere con il Comune e con le altre Associazioni di categoria".

Conclude Gasperoni: "Siamo convinti che la logica debba essere quella di investire in progetti strategici, che pongano le basi per un posizionamento migliore e duraturo; da questo punto di vista siamo contrari per esempio che gli introiti vengano destinati ad eventi come Notte rosa e Notte oro.”

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