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Economia

Tassa di soggiorno, "perché non finanziare Progetti di Promozione Turistica?"

Ai rappresentanti di Federalberghi Confcommercio Ravenna è stato chiesto dall’assessore comunale al Turismo Andrea Corsini, di intervenire in merito alla gestione dei proventi dell’imposta di soggiorno

Ai rappresentanti di Federalberghi Confcommercio Ravenna è stato chiesto dall’assessore comunale al Turismo Andrea Corsini, di intervenire in merito alla gestione dei proventi dell’imposta di soggiorno. Un elemento che è sotto gli occhi di tutti è che la crisi attuale sta colpendo in maniera rilevante il comparto turistico e in particolare la clientela italiana; anche il settore business è in drastica riduzione e, almeno a breve, non sono previsti significativi segnali di un’inversione di tendenza.

“Abbiamo già detto, scritto e manifestato a tutti i livelli – sottolinea il presidente Federalberghi Confcommercio Ravenna Nicola Scialfa – circa la non sopportabilità di un’imposta così formulata che ha creato aree di concorrenza tra comuni vicini, arrivando addirittura a porre le basi per strumentalizzazioni commerciali, come quelle svolte nel Comune di Cervia, che sono state realizzate con finanziamenti pubblici. Non vogliamo quindi soffermarci ancora sul giudizio legato all’applicazione della tassa".

Entrando nel merito della gestione dei proventi della tassa e sulla spesa turistica del Comune di Ravenna, Scialfa sottolinea "che, vista l’esiguità di fondi utilizzabili nell’immediato (circa 200.000 euro di cui 80 potrebbero essere già impegnati per sostenere un iniziativa provata) riteniamo che questi debbano essere utilizzati tutti per progetti di promozione e commercializzazione del prodotto turistico”. Le risorse dovrebbero essere utilizzate in maniera oculata, attraverso la programmazione di iniziative pianificate, definendo a priori gli obiettivi e monitorando i ritorni.

Aree di promozione sulle quali operare possono essere sia il segmento business che quello dei paesi europei sviluppati (privilegiando Svizzera, Germania, Francia) che, infine, quello dei paesi europei emergenti (Polonia, Russia in primis). Queste azioni potrebbero favorire la progressiva destagionalizzazione e diversificazione delle presenze turistiche nei singoli mesi estivi e nell’arco dell’anno per la città.
Un ulteriore aspetto potrebbe riguardare l’accoglienza turistica, potenziando servizi, decoro e collegamenti sia per quanto riguarda i Lidi ravennati che la città turistica.

“Nel nostro Comune infatti – aggiunge Scialfa – vi sono ampie aree turistiche dequalificate sotto il profilo degli arredi, della rete stradale e dei servizi: rendere le località accoglienti e fruibili è un impegno che non può più essere rimandato. Ci risulta inoltre che nel Bilancio Comunale, alla voce spesa turistica, siano stati assegnati complessivamente 1.850.000 euro: conoscere le voci che la compongono ci permetterebbe di fare proposte di risparmio di spesa o di modifica degli interventi da finanziare".

Conclude Scialfa: "Pertanto, ai fini di un nostro fattivo contributo, abbiamo inoltrato una richiesta all’Amministrazione per ricevere al più presto il dettaglio delle voci che compongono nel complesso la voce spesa turistica. Attendiamo risposte in tempo utile prima dell’approvazione del bilancio, diversamente sarebbe inutile fare proposte”.

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