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Economia

Nasce il tavolo regionale di crisi della cooperazione edile: assunti i primi impegni

La Fillea Cgil dell'Emilia Romagna e della provincia di Ravenna ritengono positiva la convocazione del tavolo e l'impegno diretto del presidente Vasco Errani

Si è costituto, nella sede della presidenza della Regione Emilia Romagna, il tavolo regionale di crisi della cooperazione edile. All'incontro, convocato dal presidente Vasco Errani, erano presenti i rappresentanti di Lega Coop, Confcooperative e Agci, e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil regionali e Fillea, Filca e Feneal regionali e delle province di Ravenna e Bologna. La costituzione del tavolo si è resa necessaria a causa della profondità della crisi che sta interessando da più di sei anni tutto il settore edile, nonchè l'indotto.

"La crisi sta facendo sentire i suoi negativi effetti sia a livello regionale che provinciale. Nel Ravennate la recessione sta interessando molte realtà - evidenziano i sindacati -. Inizialmente si è fatta sentire alla Cmca di Cotignola e alla Acc di Cervia. Oggi interessa l’Iter di Lugo, inoltre si inizia a evidenziare la sofferenza di Acmar. La situazione ormai vede quasi tutte le principali cooperative coinvolte in procedure concorsuali o di pesante ristrutturazione e comunque con gravi difficoltà finanziarie. Il contraccolpo per l'economia dei territori emiliano romagnoli rischia di essere davvero pesante".

Tutti i rappresentanti delle parti presenti al tavolo hanno convenuto che "non è più sostenibile un approccio alla crisi per singole imprese, serve al contrario una visione di sistema che tracci una strategia di medio periodo avendo attenzione a non produrre effetti traumatici sui livelli occupazionali". "Dalla discussione sono emersi due impegni importanti - evidenziano i sindacati -. La Regione Emilia Romagna si attiverà per la costituzione di un tavolo nazionale che veda coinvolti i ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico affinché si possano individuare strumenti ad hoc a tutela del lavoro e per accompagnare la riorganizzazione della cooperazione edile nel suo complesso".

La Lega delle cooperative ha assunto l'impegno di ricercare soluzioni transitorie che non abbiano effetti irreversibili sull'occupazione nelle situazioni ad oggi di maggiore emergenza (ad esempio Iter e Cesi). Il tavolo sarà riconvocato entro circa dieci giorni per rifare il punto sulla base degli impegni prima richiamati. La Fillea e la Cgil dell'Emilia Romagna hanno inoltre ribadito che non sono e non saranno disponibili a soluzioni semplicistiche che, nelle situazioni più critiche, prevedano la rioccupazione di poche decine di lavoratori.

La Fillea Cgil dell'Emilia Romagna e della provincia di Ravenna ritengono positiva la convocazione del tavolo e l'impegno diretto del presidente Vasco Errani: “Consideriamo importanti i primi contenuti e i primi impegni assunti. Non sono più rinviabili scelte strategiche che abbiano l'obiettivo di preservare una parte importante del modello economico emiliano romagnolo preservando le professionalità in esso presenti”.

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