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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Bagnacavallo

Terremerse, eletto il nuovo consiglio d'amministrazione: Casalini confermato presidente

L’utile finale è di 230 mila euro: si tratta di un dato di per sé modesto, ma significativo, se si considera che è maturato in un’annata tra le peggiori degli ultimi 10 anni

E' stato eletto il nuovo consiglio d'amministrazione di Terremerse. Lunedì si è riunita a Bagnacavallo l'assemblea generale dei soci, che ha anche approvato il bilancio del 2016: alla guida del cda è stato confermato il presidente Marco Casalini (in carica dal 2010) e la quasi totalità del consiglio d’amministrazione (14 consiglieri su 17). Confermati anche come vice presidente Alessandro Tedaldi di Anita e Daniele Placci di Faenza. La nuova governance di Terremerse prevede un’importante novità: non è più presente la carica di amministratore delegato, ruolo ricoperto dal 2010 da Gilberto Minguzzi. La Cooperativa ha optato per una nuova forma organizzativa che prevede l’istituzione della funzione di Direttore Generale. Ruolo che sarà ricoperto da Emilio Sabatini, già direttore del settore Amministrazione, Finanza e Controllo dal 2008.

44 anni, faentino, Casalini conduce un’azienda agricola a indirizzo frutticolo e viticolo, ed è al suo terzo mandato consecutivo. "Il mio impegno e quello di tutto il consiglio d'amministrazione sarà proiettato a consolidare e rilanciare quanto di buono e valido ha realizzato Terremerse negli ultimi anni. Nei confronti dei nostri Soci abbiamo l’obbligo di continuare quell’importante percorso di riposizionamento che ha caratterizzato tutte le nostre filiere, studiando, creando e fornendo nuovi servizi e strumenti imprenditoriali di supporto all’impresa agricola e a tutto il territorio sul quale Terremerse opera".

"Ringrazio il nuovo consiglio d'amministrazione per la rinnovata fiducia e ovviamente ringrazio Gilberto Minguzzi, che ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato in un momento cruciale della vita della Cooperativa e che ha contribuito con dedizione a proiettare Terremerse verso il futuro - continua -. Un grazie particolare va, inoltre, ai Consiglieri uscenti che sono stati fra i pilastri di Terremerse: Marino Bosi di Faenza e Omero Lippi di Mezzano. Infine, permettetemi di esprimere la mia soddisfazione per il fatto che sia entrata nel consiglio d'amministrazione, per la prima volta nella storia di Terremerse, anche una rappresentanza femminile, Michela Nati".

Il Bilancio dell’esercizio 2016 di Terremerse, approvato dall’assemblee dei soci della Cooperativa, vede un recupero di 626 mila euro  rispetto all’esercizio dell’anno precedente e 1,5 milioni euro di Reddito Operativo Lordo/Ebitda, ovvero reddito prodotto dall’attività caratteristica. Il fatturato è di 147 milioni €, con un consolidato (comprensivo dei risultati delle società controllate Agriservice, Borgobuono e Semìa), che si attesta invece a 171 milioni euro. L’utile finale è di 230 mila euro: si tratta di un dato di per sé modesto, ma significativo, se si considera che è maturato in un’annata tra le peggiori degli ultimi 10 anni.

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