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Economia

Tasse, Confartigianato contro la Tari: "Un'autentica ingiustizia"

Questo è il commento di Tiziano Samorè Segretario Provinciale di Confartigianato, aggiungendo che "il grave disagio nasce dal fatto che ad alcune alle Imprese che producono rifiuti speciali non conferibili al servizio pubblico e quindi smaltiti a cura delle Aziende non è stata riconosciuta la riduzione della Tassa Rifiuti"

"Nel più totale silenzio ed indifferenza da parte delle amministrazioni locali, in questi giorni si sta consumando una delle tante ingiustizie che colpisce al cuore il sistema produttivo di questo territorio provinciale e che allarga la distanza dell’incomprensione tra la politica e la classe imprenditoriale. Sto parlando della Tari". Questo è il commento di Tiziano Samorè, segretario provinciale di Confartigianato, aggiungendo che "il grave disagio nasce dal fatto che ad alcune alle Imprese che producono rifiuti speciali non conferibili al servizio pubblico e quindi smaltiti a cura delle Aziende non è stata riconosciuta la riduzione della Tassa Rifiuti".

"Questo diniego – prosegue Samorè – è dovuto al fatto che tutti i Comuni della nostra provincia non hanno voluto modificare il regolamento Tari nonostante le pressanti richieste avanzate da oltre un anno non solo da Confartigianato ma dal Tavolo delle Associazioni Imprenditoriali. L’attuale regolamento infatti provoca gravi disparità fra le imprese a seconda delle categorie merceologiche di appartenenza. Ma come si fa a pretendere che una azienda paghi per un servizio non reso. Le tasse per definizione sono odiose ma vanno pagate, in questo caso non voler recepire le richieste di cambiamento è un oltraggio al buon senso. La nostra richiesta non cambia ed è facilmente comprensibile ed applicabile: sgravi per tutte le Aziende che indipendentemente dalla categoria merceologica si trovino nelle condizioni di dover smaltire a proprie spese i rifiuti prodotti".

"Chiediamo ai sindaci – conclude Samorè – maggior coraggio e attenzione inserendo nei regolamenti una semplice norma che affermi che chi smaltisce a proprie spese dei rifiuti non conferibili al cassonetto abbia uno sgravio a prescindere dalla categoria merceologica a cui appartiene. La crescita dell’imprenditoria locale passa da fatti concreti e non solo a parole come troppo spesso avviene e dopo l’imbarazzante silenzio chiediamo agli Amministratori un forte cambiamento". 

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