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Trasporto pubblico unificato, Filt Cgil approva l'accordo

“Si tratta di un passaggio fondamentale – commenta il segretario provinciale della Filt Cgil, Danilo Morini – per l'occupazione e i trattamenti economici"

L'assemblea dei lavoratori iscritti e simpatizzanti della Filt Cgil di Ravenna ha approvato all'unanimità l'ipotesi di intesa siglata il 25 novembre scorso tra le organizzazioni sindacali, le rappresentanze sindacali aziendali di Atm, Tram e Avm e la delegazione trattante di Start Romagna, relativa alle linee guida per definire i trattamenti economici e normativi per neo assunti, il premio di risultato, le residenze di lavoro, l'orario di lavoro, gli interventi in favore del personale inidoneo.

“Si tratta di un passaggio fondamentale – commenta il segretario provinciale della Filt Cgil, Danilo Morini – per l'occupazione e i trattamenti economici e normativi di tutti i lavoratori provenienti dalle aziende di trasporto pubblico della Romagna che, dal primo gennaio del 2012, confluiranno nell'unica società di bacino romagnolo Start Romagna. Questo processo di unificazione riguarda i territori provinciali di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini ed è stato fortemente voluto, dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni, per continuare a garantire un servizio di trasporto pubblico di qualità, indispensabile per i cittadini, pur nelle difficoltà finanziarie di questi anni”.

In particolare, si legge in una nota, l'assemblea indetta dalla Filt Cgil ritiene importante, tra le altre cose, aver condiviso "la priorità all'assunzione di coloro che, presenti nelle graduatorie, hanno operato a tempo determinato; l'impegno a mantenere per il 2012, a parità di condizioni, almeno gli stessi risultati di premio raggiunti nei singoli territori nel 2011; la continuità delle residenze in essere per il personale viaggiante fino a termine dell'affidamento del servizio e il confronto sindacale per la definizione di quelle future, in relazione alla realtà dei servizi del 2013, riconoscendo la priorità al personale che oggi opera nella residenza stessa; l'assegnazione del personale al bacino di provenienza impegnando l'azienda all'utilizzo ottimale delle tecnologie per spostare i dati e ridurre al minimo indispensabile lo spostamento di personale; la continuità delle normative legate alla guida in essere nei singoli territori (riprese, tempi accessori, soste ai capolinea ecc...) fino al raggiungimento di nuove intese; l'impegno a individuare mansioni e posizioni da dedicare al personale inidoneo, nel confronto con le organizzazioni sindacali e secondo le normative vigenti;  la validità di tutti gli accordi vigenti nei singoli territori e la loro continuità fino al raggiungimento di future intese per tutte le materie non trattate dall'accordo Start".

“La costituzione di Start Romagna – commenta Danilo Morini - non fuga purtroppo le preoccupazioni in ordine al trasporto pubblico locale, per il personale dipendente di Atm e delle aziende un tempo municipalizzate e per i cittadini. Con l'ultima manovra di agosto, il precedente governo, ha ridotto ancora i trasferimenti alle Regioni, per il tpl, di circa l'80% e solo la scelta della Regione Emilia Romagna di mettere a disposizione le risorse necessarie per il 2012, dirottandole da altri capitoli, consentirà la continuità del tpl su gomma e su ferro sui nostri territori. Il tutto avviene con un contratto nazionale scaduto da tre anni e che stiamo faticosamente tentando di rinnovare affrontando il tema del trasporto (gomma e ferro) in maniera unitaria, attraverso una proposta innovativa di Contratto unico della mobilità sostenibile che raccolga autoferrotranvieri e ferrovieri e che ci vede alla vigilia dello sciopero del 16 dicembre, resosi necessario per sostenere le nostre richieste”.

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