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Turismo Day 2017: a Cervia si parlerà di collegamenti turistici e Destinazione Romagna

Due i focus previsti all’interno di Turismo Day che vedrà la partecipazione non solo di rappresentanti del mondo associativo ed istituzionale di Ravenna, ma anche di Cesena, Forlì e Ferrara

I collegamenti per il turismo e le idee e i progetti della Destinazione Romagna saranno al centro dell’iniziativa ‘Turismo Day 2017 Destinazione Romagna: città d’arte, mare, collina, parchi e percorsi naturalistici’.  Questa è la seconda edizione di Turismo Day (la prima si svolse nel 2013), organizzata da Confcommercio provincia di Ravenna. All’iniziativa che si terrà mercoledì alle 15, nella Sala Convegni ‘Antonio Batani’ Confcommercio Ascom Cervia (Via G. Di Vittorio 26 Cervia) sarà presente l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini. Due i focus previsti all’interno di Turismo Day che vedrà la partecipazione non solo di rappresentanti del mondo associativo ed istituzionale di Ravenna, ma anche di Cesena, Forlì e Ferrara. 

INFRASTRUTTURE - Nel primo focus si parlerà dei collegamenti per il turismo (stradali, ferroviari, aeroportuali): il tempo trascorso in più per il viaggio per raggiungere una destinazione turistica è infatti tempo “rubato” alla vacanza. In particolare si parlerà dell’attivazione dal 2 giugno al 10 settembre della fermata a Cesena del treno ad alta velocità Monaco-Rimini che rappresenta un’opportunità per Cervia-Milano Marittima e Cesenatico e dall’anno prossimo ci saranno nella tratta Ravenna-Bologna treni giornalieri che impiegheranno meno di un’ora.  Inoltre, ci sono contatti con Trenitalia, per ‘deviare’ un treno al giorno della tratta Milano-Lecce per farlo giungere a Ravenna: per questo i tempi saranno lunghi perché siamo solo all’inizio di un percorso e per questo ambizioso obiettivo è stato commissionato uno studio per potenziare la linea ferroviaria. 

AEROPORTO - Inoltre, si parlerà della proposta di utilizzate l’aeroporto di Forlì, attualmente fermo ma ben strutturato, come seconda pista dell’aeroporto di Bologna, lanciata da Confcommercio Ravenna, facendo propria la proposta di Federalberghi Ravenna. L’idea ha scatenato nelle scorse settimane un dibattito a Ravenna, Forlì e Cesena.  Partendo dal fatto che per realizzare concretamente la proposta non sarebbero necessarie grandi risorse in quanto l’aeroporto di Forlì è dotato di tutte le caratteristiche tecniche per poter partire immediatamente, molte voci si sono levate a sostegno dell’iniziativa. 

"La proposta di puntare sull’aeroporto di Forlì come seconda pista di Bologna si inserisce in una nuova visione della politica dei trasporti aeroportuali e in considerazione del fatto che lo scalo bolognese oggi è congestionato e non potrà avere un deciso e ulteriore aumento del transito di passeggeri per come è strutturato. Nell’aeroporto di Bologna sono transitati lo scorso anno 7.680.000 passeggeri, un numero che impone scelte strategiche. Vicino a noi ci sono esempi in tal senso - viene evidenziato da Confcommercio -. La società che gestisce l’aeroporto di Venezia, la Save ha tre aeroporti e quattro piste: oltre all’aeroporto Marco Polo che movimenta 9.624.000 passeggeri annui, gestisce l’aeroporto Catullo di Verona con 2.807.000 passeggeri annui e l’aeroporto Canova di Treviso con 2.634.000 passeggeri annui. Se l’aeroporto di Bologna si dotasse di una seconda pista, cioè Forlì, il potenziale di crescita sarebbe enorme e si creerebbe un circuito aeroportuale, importante per la costa romagnola e per Ravenna, senza investimenti ulteriori".

DESTINAZIONI TURISTICHE - Nel secondo focus si parlerà della legge regionale sul turismo e della valorizzazione delle Destinazioni e dei prodotti di eccellenza attraverso politiche di marketing territoriali che mettono al centro le grandi destinazioni turistiche di area vasta. Partendo dalla globalizzazione e digitalizzazione che hanno mutato profondamente la scelta delle vacanze, necessariamente devono mutare le politica di offerta da parte dei territori, contribuendo così a rilanciare il settore turismo che è uno degli asset primari dello sviluppo economico regionale.  L’obiettivo dichiarato della nuova legge è di portare a due cifre l'incidenza del turismo nel Pil dell'Emilia-Romagna, mettendo a sistema le eccellenze dei territori, valorizzandoli. Altro tema che verrà trattato nel corso del focus riguarderà il tema della “romagnolità” collegato al turismo: in sostanza, cosa vuol dire essere romagnoli e come accogliamo, da romagnoli, i nostri turisti.
 

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