rotate-mobile
Economia

Turismo in aumento nelle città d'arte: "Una grande opportunità per Ravenna"

Per il comparto delle città d’arte dell’Emilia Romagna, il 2017 ha confermato il trend positivo avviato nel 2014, con un incremento del +7,1% negli arrivi (pari a 228mila arrivi) e del +8,3% nelle presenze (pari a 547mila pernottamenti)

Cresce l’interesse per le Città d’Arte emiliano romagnole e italiane come destinazioni di Wedding Tourism. La conferma giunge dalla 22esima edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte, che si terrà a Bologna dal 18 al 20 maggio prossimi. Il 10% dei 70 buyer (provenienti da 28 paesi), e dei 400 seller (da Emilia Romagna e tutta Italia) accreditati, tratta esclusivamente mete di vacanza dove pronunciare il fatidico sì. Altro tema forte di questa edizione della Borsa saranno i Borghi storici, risorsa turistica tutta da scoprire come alternativa al turismo di massa. Non poteva infine mancare, nell’Anno del Cibo Italiano, il turismo enogastronomico, a cui la Borsa rende omaggio a partire dalla sua immagine ufficiale, il celebre dipinto di Annibale Carracci “il Mangiafagioli “ (attualmente di proprietà della Galleria Colonna di Roma).

"Le nostre Città d’Arte – dichiara l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini - così come gli antichi Borghi, i castelli e le pievi, destinazioni di viaggio a tutti gli effetti, sono uno dei prodotti di punta dell’offerta turistica regionale, come nazionale, per il mercato interno quanto per quello estero. La Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia è la più grande opportunità per far conoscere da vicino e promuovere questi patrimoni, il cui appeal quest’anno verrà ulteriormente esaltato dalla presenza di tour operator qualificati nel comparto del Wedding Tourism, funzionale all’intercettazione di ulteriori nicchie di mercato".

Per il comparto delle città d’arte dell’Emilia Romagna, il 2017 ha confermato il trend positivo avviato nel 2014, con un incremento del +7,1% negli arrivi (pari a 228mila arrivi) e del +8,3% nelle presenze (pari a 547mila pernottamenti). "Il 2017 è stato ancora una volta un anno ricco di soddisfazioni per il turismo delle città d’arte dell’Emilia Romagna – commenta Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti regionale – ci sono indicatori positivi da tutti i punti di vista: sono cresciuti arrivi, presenze e tasso di occupazione delle strutture ricettive in modo sensibile ed è aumentata la domanda turistica sia italiana che straniera. Con questi risultati il turismo delle città migliora il proprio apporto alla crescita del complesso del turismo regionale e si può ritenere che vi siano ulteriori possibilità di sviluppo in questo comparto. Oltre al miglioramento e rafforzamento continuo della promozione, nel raggiungimento di questi risultati hanno giocato un ruolo determinante gli investimenti, gli interventi di innovazione e la consueta tenacia delle imprese turistico-ricettive dell’Emilia Romagna".

Momento clou della 22esima edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte sarà, sabato 19 maggio, il workshop tra buyer e seller ospitato a Palazzo Isolani dalle ore 9. I Buyer avranno occasione di scoprire, come di consueto, il territorio emiliano romagnolo attraverso 6 educational tour che avranno per protagoniste le Destinazioni Turistiche Romagna, Bologna Città Metropolitana ed Emilia. In programma tappe tra i castelli, le antiche corti e i sapori unici di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, il fascino rinascimentale di Ferrara, i suggestivi borghi della Valmarecchia, nell’entroterra riminese, e poi Bologna, con il suo centro storico, le torri medievali e l’esperienza enogastronomica di Fico Eataly World (2 gli educational dedicati al capoluogo felsineo) e infine il Borgo di Dozza, con i suoi muri dipinti e la Rocca Sforzesca, sede dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna. Previsti anche due educational fuori Regione, il primo alla scoperta della Valtiberina toscana e il secondo dedicato ai tesori Unesco dell’Umbria.

Città d’Arte dell’Emilia Romagna: ottima performance anche nel 2017

Prosegue il trend di crescita turistica delle Città d’Arte emiliano romagnole avviato nel 2014. Secondo l’indagine del Centro Studi Turistici (Cst) di Firenze per conto di Confesercenti Regionale, lo scorso anno si è registrato un incremento del +7,1% negli arrivi (pari a 228mila arrivi) e del +8,3% nelle presenze (pari a 547mila pernottamenti), per 3,4 milioni di arrivi complessivi e oltre 7,1 milioni di presenze totali, con un incremento sia della componente nazionale (+6,8% negli arrivi, +7,6% nelle presenze) che di quella estera (+7,7% negli arrivi, +9,3% nelle presenze). Di particolare rilievo la performance di Bologna, che registra da sola 124 mila arrivi e 400 mila presenze in più rispetto al 2016, con una percentuale di stranieri (50,9% del totale) che ha oramai superato la quota degli italiani. La crescita della domanda è registrata sia dai mercati nazionali sia da quelli internazionali. I primi incrementano del +6,8% i propri arrivi (+139 mila) e del +7,6% le presenze (+311 mila); gli stranieri proseguono nel loro trend positivo con un +7,7 per gli arrivi (+89 mila) e un +9,3% per le presenze (+236 mila). Cresce quasi ovunque la domanda interna, con variazioni a doppia cifra a Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza e Reggio Emilia, mentre le presenze straniere aumentano soprattutto a Bologna e Forlì – Cesena. Il turismo nazionale si conferma come primo mercato in quasi tutte le città. Incremento significativo anche dell’occupazione media delle strutture ricettive (calcolata al lordo di eventuali periodi di chiusura delle attività) nel 2017; secondo i dati ufficiali, l’occupazione media delle Città d’Arte dell’Emilia Romagna è stata del 40,0%, in crescita di quasi 5 punti percentuali rispetto al precedente anno (35,2%). Le strutture alberghiere hanno raggiunto un livello di utilizzo del 49,6% con un balzo di 5,6 punti, quelle complementari si sono fermate al 20,6%, con un aumento di circa 3 punti e mezzo. L’occupazione è aumentata in tutte le città d’arte osservate, anche laddove sono diminuite le giornate di presenza; i risultati migliori si sono avuti a Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna-centro storico e Reggio Emilia. Positivo anche il dato sui comparti ricettivi: gli esercizi alberghieri hanno chiuso l’anno con un saldo positivo degli arrivi del +5,8% (+168 mila) e delle presenze del +6,8% (+384 mila), quello complementare con un +20,5% per gli arrivi (+60 mila) e del +17,1% per le presenze (+163 mila).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turismo in aumento nelle città d'arte: "Una grande opportunità per Ravenna"

RavennaToday è in caricamento