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Economia

Turismo in collina, l'importanza di creare reti d'impresa al centro di un incontro promosso da Cna

Martedì alle ore 20, presso l’agriturismo “La Querciola” a Riolo Terme la Cna organizza un convegno sul tema “Una rete di imprese per lo sviluppo turistico del territorio nell’area collinare”

Martedì alle ore 20, presso l’agriturismo “La Querciola” a Riolo Terme in via Campolasso 4, la Cna organizza un convegno sul tema “Una rete di imprese per lo sviluppo turistico del territorio nell’area collinare”. Aprirà l'incontro il responsabile provinciale di Cna Turismo, Nevio Salimbeni. A seguire, gli interventi di Massimiliano Costa, direttore del Parco regionale della Vena dei Gessi romagnoli; Elisa Suzzi, Bottega ceramica “La Vecchia Faenza”; Giorgio Erbacci, titolare dell’omonima Agenzia Viaggi; Stefano Manara, presidente di Con.Ami; Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna. Al termine dell’intervento dell’assessore Corsini, ci sarà spazio per il racconto di esperienze e testimonianze dei partecipanti. Presiederà i lavori il presidente della Cna della Romagna faentina, Gian Piero Zama.

“Da tempo la Cna è impegnata sul tema del turismo. - dice Gian Piero Zama, presidente Cna della Romagna faentina - Si tratta, infatti, di un comparto importante per tutta l’economia del nostro Paese e, in particolare, per la nostra provincia. Un turismo che non va letto nella sola ottica dell’accoglienza ricettiva ma dello sviluppo di una intera rete di servizi rivolta a cittadini e visitatori”.
“Durante questo incontro - sottolinea Gian Piero Zama - daremo voce a operatori del territorio che guardano con favore al progetto e che vogliono confrontarsi. Un’attenzione particolare va riservata all’unificazione delle società di promozione del territorio Terre di Faenza e Stai di Imola, un nuovo soggetto che vedrà l’importante partecipazione del Con.Ami di Imola, oltre al coinvolgimento diretto di imprese che hanno creduto nel percorso proposto per la costituzione della nuova società. E’ questa un’occasione per organizzare al meglio le collaborazioni fra due territori confinanti, simili per molti aspetti ma ricchi di tutte quelle peculiarità distintive che riescono a completare un’offerta in grado di attrarre nuovi visitatori. Non pensiamo, ovviamente, ai grandi numeri, ma a un’opportunità economica che va colta per rafforzare un’offerta già presente e in grado di distribuire valore a tutta l’economia”. 
 

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