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Una delle notti più fredde degli ultimi mesi: il gelo causa grossi danni all'agricoltura

La notte tra mercoledì e giovedì è stata una tra le più fredde degli ultimi mesi, dopo che già nei giorni scorsi il freddo e il gelo si erano abbattuti sulle coltivazioni del ravennate

La notte tra mercoledì e giovedì è stata una tra le più fredde degli ultimi mesi, dopo che già nei giorni scorsi il freddo e il gelo si erano abbattuti sulle coltivazioni del ravennate mettendo in ginocchio gli agricoltori.

Le temperature minime in Romagna, complice anche l'assenza di nuvole e vento, hanno toccato punte di -6 nella Bassa Romagna - Lugo e Cotignola - nel faentino e nelle zone a nord-ovest del ravennate, con -4 gradi tra Ravenna e Forlì. Freddo anche in collina, con valori tra i -3 e i -2, ma anche la zona costiera e sud romagnola è andata sottozero.

"E' chiaro attendersi danni molto importanti nelle produzioni frutticole residue dai giorni scorsi - spiegano da Condifesa Ravenna - Giovedì mattina nei campi tra Cotignola e Faenza sono stati attivati tutti gli impianti antibrina, ma c'erano accumuli di ghiaccio a terra incredibili. Lato meteo, ci aspetta ancora una nottata critica con temperature basse e poi, da sabato, rialzo termico che porterà la prossima settimana un clima soleggiato e primaverile".

La Lega: "La Regione chieda lo stato di calamità e stanzi contributi a fondo perduto"

“La gelata della notte scorsa notte rischia di compromettere completamente quel poco che rimaneva delle coltivazioni nostrane, già massacrate dalle bassissime temperature registrate la scorsa settimana, e oggi gli imprenditori agricoli romagnoli sono disperati, anche perché centinaia di aziende negli anni scorsi avevano acceso mutui per investire in mezzi e impianti, ed ora, a produzioni compromesse, non sono più nelle condizioni di poter pagare le rate in scadenza” spiega il consigliere regionale della Lega, Andrea Liverani.

Tant'è che il gruppo regionale del Carroccio ha depositato una risoluzione con la quale impegna la Giunta regionale “ad avviare il procedimento di riconoscimento dello stato di calamità, a procedere con una moratoria per prorogare di almeno un anno le scadenze di tasse, ratei e mutui gravanti sulle aziende agricole colpite, a bloccare il versamento delle imposte regionali per l’anno 2020 per le aziende agricole colpite dalle gelate di fine marzo, a destinare contributi regionali a fondo perduto alle aziende flagellate dalle gelate, per tentare di sopperire in parte ai danni subiti per la mancata produzione frutticola del 2020 e a farsi portavoce e promotore verso il Governo e il Ministero dell’Agricoltura di procedimenti volti al sostegno e all’aiuto delle aziende agricole colpite da questo disastro”, scrivono nel documento Andrea Liverani, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.

La Regione: "Lavoriamo alla richiesta di deroga alla legge sulle calamità"

La Regione sempre più mobilitata per l’aggravarsi dei danni delle gelate in agricoltura, dopo l’ondata di freddo siberiano dei giorni scorsi che si abbattuta sul territorio regionale e che rischia di dare il colpo finale ad un comparto già pesantemente colpito dal primo evento calamitoso di una decina di giorni fa.

Mentre prosegue a ritmo serrato la raccolta delle segnalazioni, con procedura online semplificata, delle perdite subite in campo dagli imprenditori agricoli, che interessano soprattutto i frutteti, l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, ha convocato per la metà della prossima settimana una riunione straordinaria della Consulta agricola per fare il punto sui danni alle colture e definire, in collaborazione con le organizzazioni agricole, gli interventi urgenti da mettere in cantiere e la richiesta di adeguate misure di sostegno da sottoporre al più presto al governo. Un vertice al quale parteciperà anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sta seguendo da vicino l’evolversi della vicenda.  

“Siamo al fianco degli agricoltori - dichiara Mammi - che in questi giorni stanno vivendo un momento davvero difficile, che va ad aggiungersi alle difficoltà causate dalle misure restrittive per l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. Un’emergenza che rischia di avere pesanti ripercussioni in campo agricolo anche per la carenza di manodopera che si sta profilando a causa del blocco delle frontiere”. “Non abbandoneremo gli imprenditori agricoli-prosegue l’assessore- e non appena sarà completata la mappatura dei danni, che si annunciano davvero ingenti, la trasmetteremo a Roma a supporto della richiesta di deroga alla legge nazionale 102 sulle calamità e avversità atmosferiche in agricoltura. Ciò in considerazione del fatto che molti agricoltori non hanno fatto in tempo ad assicurarsi contro il rischio gelate, proprio per le difficoltà causate dall’emergenza Coronavirus”.             

In vista della riunione della Consulta gli esperti di Arpae stanno lavorando alla preparazione di un rapporto finalizzato a supportare, dati alla mano, il riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento calamitoso, peraltro non ancora del tutto concluso. Il rapporto sarà inserto nel dossier che sarà trasmesso al ministero delle politiche agricole con la richiesta di attivazione delle misure di sostegno agli imprenditori agricoli previste dal fondo di solidarietà nazionale.

Per segnalare i danni subiti gli agricoltori possono andare sul sito della Regione e collegarsi alle paginehttps://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-imprese e https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-imprese/avvisi/2019/segnalazione-danni-avversita e compilare l’apposito modulo, indicando la superfice e il tipo di coltivazioni danneggiate. Saranno poi i servizi territoriali della Regione, compatibilmente con le restrizioni agli spostamenti dettate appunto dell’emergenza Coronavirus, a procedere con le verifiche necessarie per stabilire l’entità dei danni.

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