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Faenza, vertenza Cisa: sabato la manifestazione della Cgil con Maurizio Landini

Per il sindacato, "la decisione della proprietà di delocalizzare gran parte della produzione che si fa a livello faentino è profondamente negativa per tutta la città che vede fortemente depotenziato il comprensorio industriale del distretto"

Lo Spi Cgil di Faenza esprime la propria "piena solidarietà" ai lavoratori della Cisa Faenza. Per il sindacato, "la decisione della proprietà di delocalizzare gran parte della produzione che si fa a livello faentino è profondamente negativa per tutta la città che vede fortemente depotenziato il comprensorio industriale del distretto, con conseguenze pesanti per tutta la popolazione. In un momento in cui si comincia a parlare di “uscita “dalla crisi, le decisioni della proprietà di delocalizzare la produzione, licenziando la metà dei dipendenti faentini, provoca un grave arretramento di tutta l'economia del territorio".

"Tutta la cittadinanza va mobilitata al fianco dei lavoratori della Cisa, e i pensionati si impegnano a lottare al loro fianco, sapendo che non si tratta di semplice solidarietà, ma della difesa dei livelli di vita di tutta la collettività - continua il sindacato -. Per questo il sindacato pensionati della Cgil di Faenza invita tutti i suoi iscritti al massimo impegno, prima di tutto per la riuscita della manifestazione che si svolgerà a Faenza con la presenza di Maurizio Landini in piazza della Libertà sabato alle 10.30. La mobilitazione dovrà poi continuare nelle forme che saranno previste per dare il massimo appoggio ai lavoratori della Cisa, in quella che si prospetta come una vertenza fondamentale per la sopravvivenza del manifatturiero nella nostra città".

Sulla questione sono intervenuti anche Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Emilia Romagna e Bruno Papignani, segretario generale Fiom  Emilia Romagna di sostegno alla vertenza Cisa di Faenza: "Bisogna fermare le pretese di Allegion-Cisa che ha dichiarato 240 esuberi nei siti di Faenza per delocalizzare la produzione dove può realizzare maggiori profitti, promettendo contemporaneamente investimenti sulla ricerca e progettazione allo scopo di dividere i Lavoratori, uno specchietto per le allodole che porterebbe alla chiusura degli stabilimenti e metterebbe la parola fine ad una storia industriale importante e oggi fondamentale per quel territorio. Quindi è per dire no a questo piano di smantellamento che la Fiom Regionale e la Cgil Regionale dell'Emilia Romagna invitano i lavoratori, i militanti e le proprie strutture a partecipare alla manifestazione indetta per sabato mattina a Faenza".

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