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Economia Lugo

Vertenza Iter, accordo al tavolo regionale: tre mesi di cassa integrazione in deroga

L'incontro è stato fissato dopo l’aggiornamento resosi necessario il 29 gennaio scorso per verificare la possibilità di utilizzo di ammortizzatori sociali.

Venerdì si è riunito nella sede della Regione Emilia Romagna il tavolo di crisi della cooperativa Iter di Lugo alla presenza dell’assessore regionale Palma Costi, dei dirigenti e tecnici della Legacoop Romagna e Ravenna, della Direzione, dei tecnici e del liquidatore della cooperativa Iter, della Provincia di Ravenna, del Comune di Lugo, della Cgil e della Fillea regionale, della Fillea di Ravenna, della Rsu aziendale. L'incontro è stato fissato dopo l’aggiornamento resosi necessario il 29 gennaio scorso per verificare la possibilità di utilizzo di ammortizzatori sociali.

Legacoop ha presentato il proprio progetto industriale che coinvolge Coopolis, un'azienda propria associata operante nel settore edile, e inoltre ha ribadito il proprio impegno a ricollocare, nell’ambito delle proprie aziende associate, dei lavoratori non coinvolti dal progetto. Il progetto prevede la costituzione di un ramo operativo attivo nel settore delle facility e delle manutenzioni immobiliari, sia pubbliche che private, che nell’arco di un triennio dovrebbe assorbire da una decina ad una ventina di lavoratori della cooperativa Iter. Le parti si sono confrontate sull’applicazione dell’ammortizzatore sociale più idoneo a completare e accompagnare il percorso di costituzione del progetto e hanno constatato che l’unica possibilità è l’utilizzo della cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per tre mesi. Hanno, inoltre, condiviso incontri di verifica sull’attuazione del progetto e sulla ricollocazione del personale.

La Fillea Cgil di Ravenna considera "positivo il progetto di Legacoop, in particolare perché finalmente si costituisce nel settore delle costruzioni un soggetto che “assume” lavoratori dopo anni in cui il nostro territorio ha visto solo licenziamenti, chiusure e ristrutturazioni. L’accordo non è però risolutivo della vertenza Iter. Dei 162 lavoratori attualmente occupati, permette, risultato  non sperato, di posticipare i licenziamenti dei 115 dipendenti assunti a Ravenna di tre mesi, ma mantiene aperto il problema per il futuro. Il nostro impegno e i prossimi passi saranno proprio nella verifica dell’attuazione del piano e nella ricollocazione del personale senza escludere che, se gli impegni non dovessero essere rispettati, riprenderemo le iniziative di mobilitazione".

La Fillea Cgil sottolinea, infine, "come le ultime modifiche normative sugli ammortizzatori sociali previste dal Jobs Act abbiano fortemente limitato l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, e in particolare della cassa integrazione straordinaria, anche in presenza di soluzioni positive che permettano la rioccupazione dei lavoratori". La Fillea chiede pertanto a tutte le forze politiche e alle istituzioni di "correggere le storture dell'attuale normativa.
L’emergenza occupazionale Iter, nonostante le positive novità, non è chiusa e aspettiamo da tutti i soggetti coinvolti un rinnovato impegno in tal senso".

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