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Tempo di non-scuola: tutto il programma del 2017

Dopo aver festeggiato nel 2016 il suo 25° anniversario, la non-scuola del Teatro delle Albe metterà come di consueto in atto la sua gioiosa festa al teatro Rasi di Ravenna, da giovedì 2 a lunedì 20 marzo 2017

È dal 1991 che Teatro delle Albe/Ravenna Teatro conduce in relazione con associazioni e istituzioni locali e scolastiche questa pratica pedagogica e teatrale, un’importante esperienza formativa che negli anni ha portato migliaia di giovani ad appassionarsi alla scena contemporanea e a rivitalizzare in profondità la cultura teatrale della città.

A Ravenna e nel mondo
La non-scuola ha all’origine quella necessità di una relazione con l'altro, una vocazione ad allargarsi, a contaminare e a lasciarsi inondare e con i suoi venticinque anni di storia è considerata “modello” e “buona pratica”. E dopo le tante trasferte in tutto il mondo e in tutta Italia, quest’anno la non-scuola sarà anche a Milano, Reggio Emilia, San Chirico Raparo (Potenza), Roma, Santarcangelo di Romagna, Seneghe (Oristano), Lamezia Terme (Catanzaro), La Spezia, San Felice sul Panaro e in Senegal. Ma è soprattutto a Ravenna che ogni anno centinaia di adolescenti della città si confrontano con i testi della tradizione teatrale, li attraversano, li fanno a pezzi e li “mettono in vita” per poi portarli sul palco del teatro Rasi in un intenso festival dal carattere eretico, un’alchimia incandescente tra teatro e adolescenza.

Superato il quarto di secolo
La non-scuola del Teatro delle Albe non ha una data di nascita ufficiale, ma i primi esperimenti di coinvolgimento delle scuole risalgono al 1991. Dunque quella che irromperà sulla scena del Rasi dal 2 al 20 marzo si può considerare la ventiseiesima edizione. La non-scuola è una sorta di laboratorio di teatro – nel senso più lato immaginabile – nel quale scompaiono i metodi accademici e dove l’idea stessa di uno scambio di emozioni tra pari è già in sé uno spettacolo. E infatti la non-scuola ha nel tempo sovvertito tante parole, soprattutto “maestro”, sostituendolo con guida, perché non insegna a “fare teatro” ma insegna “il teatro” come luogo di vita e di crescita.

Teatro in relazione alla città
Quello della non-scuola è un teatro che chiede tanto allo spettatore, lo riporta a essere la figura centrale, altrimenti non avrebbe la vitalità che ha. Ed è importante non dimenticare che tutta questa energia la non-scuola ce l’ha perché le guide sono chi la non-scuola l’ha fatta, persone che hanno incontrato il teatro partendo proprio da qui, persone che si sono ammalate di teatro e hanno deciso di fare questo della loro vita.

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