'Anábasis', i raffinati simbolismi di Arrivabene in una grande mostra al convento di San Francesco
Tensione verso l’alto e al tempo stesso viaggio verso l’entroterra. Questo, e altro ancora, è Anábasis, grande mostra dedicata a una delle figure più promettenti dell’arte italiana di oggi, il cremonese Agostino Arrivabene. Anábasis, che sarà ospitata nel convento di San Francesco di Bagnacavallo dal 19 settembre al 9 novembre, è curata da Diego Galizzi, conservatore del Museo Civico delle Cappuccine e organizzata da Museo e Comune in collaborazione con la Galleria Giovanni Bonelli di Milano.
Gli ambienti del convento di San Francesco diventano teatro di un gioco di allusioni che coinvolgono il mito, la tradizione iconografica rinascimentale, la forza ineluttabile della natura e l’entroterra più profondo e nascosto delle nostre paure e del nostro sentire mistico. Il sofisticato simbolismo delle opere di Arrivabene si rispecchia nel decadentismo delle pareti del primo piano del convento corrose dal tempo e dagli eventi.
Al centro dei lavori dell’artista c’è la ricerca ossessiva e visionaria di una realtà altra, simbolica, individuata dall'artista nel luogo ancestrale del mito, negli antichi dei che si fanno rappresentazione perfetta delle umane debolezze, e negli antichi culti misterici. Ricerca che trova sostegno in una tecnica realizzativa raffinatissima. Nell’occasione della mostra verranno per la prima volta esposte al pubblico anche installazioni e sculture in marmo, bronzo e in tassidermia. Orari: dal martedì alla domenica dalle 15 alle 18. Sabato, domenica e festivi anche dalle 10 alle 12. Chiusura il lunedì e i post-festivi. Aperture serali dalle 20 alle 23.30 dal 25 al 29 settembre (Festa di San Michele). Il convento di San Francesco è in via Cadorna.