Arte e design: Salvatore Arancio spiega i suoi "Viaggi Atemporali e Lontani"
Giovedì 13 dicembre 2018 alle ore 18, presso l’aula magna dell’ISIA Faenza nello storico Palazzo Mazzolani, si terrà l’incontro con l’artista Salvatore Arancio dal titolo Viaggi Atemporali e Lontani, secondo appuntamento del nuovo ciclo In Between di conversazioni con i protagonisti del mondo del design, dell’arte e della creatività contemporanea.
L'interesse principale al centro della pratica artistica di Salvatore Arancio (Catania, 1974) risiede nel potenziale che racchiudono le immagini e, in particolare, nel modo in cui esse possono essere reincorniciate o rivisualizzate, attraverso l'uso di un ampio spettro di tecniche quali la ceramica, l’incisione, il collage, l’animazione e il video.
Le opere di Arancio trasmettono sempre l'idea di un concetto compatto e omogeneo, indipendentemente dal fatto che la pratica dell’artista sia sempre e paradossalmente composta da elementi contrastanti: naturale e artificiale, minerale e vegetale, bidimensionale e tridimensionale, scientifica e mitologica. A partire dal loro significato letterale, si creano dunque nuove giustapposizioni al tempo stesso meravigliosamente evocative e profondamente inquietanti.
L’artista, che sarà anche il protagonista del prossimo workshop in design ceramico La botanica parallela con gli studenti del Biennio in Design del Prodotto di ISIA Faenza, si racconterà a partire da alcuni dei suoi progetti recenti più celebri. Tra questi, la mostra Surreal Science: Loudon Collection with Salvatore Arancio, attualmente in corso alla Whitechapel Gallery di Londra, dove le opere dell’artista dialogano con la collezione di George Loudon, composta da libri illustrati, reperti provenienti dai tre regni della natura e oggetti curiosi, realizzati da abili artigiani, e legati allo studio della biologia nel XIX e XX secolo. La personale dell’artista presso Federica Schiavo Gallery dal titolo And These Crystals Are Just like Globes of Light (2017) era invece composta da una serie di sculture che decontestualizzavano le forme che le avevano ispirate (la Grotta dei Cristalli Giganti in Messico o gli alberi pietrificati del Lava Trees State Park nelle Isole Hawaii), sottolineando la straordinarietà e la forza evocativa di questi elementi naturali che possono richiamare simboli fallici e segni esoterici. Lo straordinario paesaggio del Lava Trees State Park ha ispirato anche l’installazione che Arancio, invitato alla 57a Mostra d’Arte Internazionale della Biennale di Venezia del 2017, ha presentato nel Giardino delle Vergini: It was only a matter of time before we found the pyramid and forced it open è una sorta di giardino scultoreo realizzato in collaborazione con l'antica Ceramica Gatti Faenza, che in collegamento con un video, si pone come una sorta di "area di guarigione" terapeutica dove i visitatori si confrontano con enigmatiche formazioni totemiche primordiali.
Il progetto La botanica parallela, a cura di Salvatore Arancio, fa parte delle iniziative di respiro internazionale che l’ISIA di Faenza dedica al design ceramico e al rinnovato interesse per questa pratica da parte dei progettisti e degli artisti contemporanei. Come per il progetto Work a cura di Andrea Anastasio, anche questa seconda edizione prevede, oltre alla conferenza e al workshop con gli studenti dell’ISIA, una mostra itinerante dei loro progetti che partirà da un’importante galleria di Milano in occasione del Salone del Mobile e un catalogo edito da Corraini Edizioni. Tutta l’iniziativa è promossa in collaborazione con Ente Ceramica Faenza, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza e Contamination Lab di Faenza, partner dell’ISIA nella promozione della cultura del design ceramico.
Salvatore Arancio è nato a Catania nel 1974 e vive tra Nizza e Londra dove ha studiato fotografia al Royal College of Art. Tra le mostre personali e collettive più recenti: Surreal Science: Loudon Collection with Salvatore Arancio, Whitechapel Gallery, Londra (2018); Biennale Ceramica – 60° Premio, Faenza, MIC, Faenza, (2018); New Relics, Thames-Side Studios Gallery, Londra (2018); Il richiamo di Cthulhu, Palazzo Mazzarino, Palermo (2018).