"Concerti della Domenica": al Teatro Alighieri la chitarra di Eugenio Della Chiara
Per i “Concerti della Domenica” curati dall’Associazione Angelo Mariani, domenica alla Sala Corelli del Teatro Alighieri (ore 11) a dare prova della sua tecnica impeccabile e cura invidiabile del suono sarà un giovane virtuoso della chitarra, Eugenio Della Chiara. Venticinque anni, pesarese, Della Chiara dopo aver studiato con Piero Bonaguri nella Scuola Grande “San Filippo” di Faenza, si è diplomato al Conservatorio “Gioachino Rossini” della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara e per è risultato vincitore della borsa di studio della Fondazione Rossini. Conseguita la laurea in Lettere presso l’Università Cattolica di Milano con tesi su “La Cenerentola” di Rossini, ha intrapreso una brillante carriera concertistica, a cui affianca un’attività discografica di ugual successo: il suo primo CD omaggio a Segovia è stato accolto con autentica ammirazione dalla critica.
Il concerto, che si realizza con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, prevede brani di Fernando Sor, compositore e chitarrista spagnolo vissuto tra Barcellona e Parigi a cavallo tra ‘700 e ‘800 che riveste un ruolo di primaria importanza nello sviluppo della tecnica chitarristica: Sei arie dal “Flauto Magico” di Mozart e Introduzione e variazioni su un tema di Mozart op. 9 scritto sul tema mozartiano “O cara armonia” e probabilmente ispirato all’aria da concerto “O dolce contento”. A fianco a questi, sono in programma altri brani di sicuro richiamo: cavatina “Bel raggio lusinghier” da “Semiramide” di Rossini- trascrizione per chitarra di Mauro Giuliani (concertista attivo a Vienna nei primi decenni dell’800), Tarantella op. 87b di Mario Castelnuovo-Tedesco del 1936 e Grande sonata per chitarra sola op. 39 di Paganini scritta tra il 1801 e il 1804, quando il virtuoso aveva sospeso l’attività di concertista per concentrare i suoi interessi musicali sulla chitarra a sei corde.