"Organo e Orchestra nel Romanticismo" alla Basilica di San Vitale
Non solo melodramma nell’Italia del primo Novecento. Si chiude sabato la dodicesima edizione della rassegna Organo e Orchestra nel Romanticismo nella Basilica di S. Vitale, sede ideale per la realizzazione di un concerto che celebra la rinascita, a fine Ottocento, della cultura organistica italiana nel segno dello sviluppo del grande organo sinfonico - romantico.
La ripresa della pratica organistica in Italia tra Otto e Novecento s’inserisce in un più vasto processo di rinnovamento musicale dell’Italia a cavallo tra i due secoli, segnato da un nascente nazionalismo spiritualista che intendeva rivendicare l’autenticità della tradizione italiana, non solo nel melodramma, universalmente riconosciuto come “italiano”, ma anche nell’ambito della musica sinfonico-orchestrale, divenuta territorio privilegiato dei compositori tedeschi.
Si invocava un ritorno alla grande tradizione strumentale dei maestri italiani del Settecento di Vivaldi, Scarlatti, Pergolesi, al ripristino di un rigore nella musica sacra secondo i principi del Motu proprio emanato nel 1903 da Pio X e all’assimilazione in chiave italiana dela lezione strumentale tedesca.
Da anni la rassegna concertistica Organo e Orchestra nel Romanticismo persegue l’obiettivo di rendere noto al pubblico il repertorio per organo e orchestra nato da questo fermento creativo che ha visto l’Italia appropriarsi di una tipica tradizione musicale d’oltralpe.
In programma due vaste composizioni per organo e orchestra per la cui esecuzione è necessario un grande strumento, dotato di numerosi registri e ampia scelta di sonorità, come il prezioso e monumentale organo Mascioni custodito nella basilica ravennate: la Suite in sol maggiore per archi e organo del bolognese Ottorino Respighi (1879-1936), cui si deve la ripresa classicheggiante del repertorio sinfonico italiano e il Concerto per organo e orchestra op.100 di Marco Enrico Bossi (1861-1925), senza dubbio il più importante organista italiano di fine Ottocento, magnifico improvvisatore alla tastiera, concertista in possesso di tecnica perfetta e compositore dotato di una vasta cultura internazionale che gli consentì di allineare la produzione italiana alle moderne scuole francesi e tedesche. Giuseppe Verdi stesso ascoltò il concerto per organo e orchestra op. 100 e sentì la necessità di scrivere una lettera a Bossi per elogiare con veemenza questo lavoro. Interprete solista all’organo è la giovane e talentuosa organista parmense Giovanna Fornari, accompagnata dall’Orchestra da Camera di Ravenna diretta da Paolo Manetti.
Organo e Orchestra nel Romanticismo – XII edizione
Concerto conclusivo della rassegna
Ravenna Basilica di S. Vitale sabato 3 ottobre 2015
Concerti a San Vitale – posti non numerati € 15,00 – Biglietti in vendita la sera dalle ore 20,15.
Per tutti i concerti: ragazzi fino a 14 anni (accompagnati) ingresso gratuito – giovani dai 15 ai 26 anni 50% di sconto.
Informazioni: Ufficio Turismo di Ravenna – Piazza Caduti per la libertà, 2 – tel. 0544 35404
orch.cameravenna@tiscali.it