"Beethoven, Farrenc e fortepiano": l'ensemble Il Tetraone in concerto all'Alighieri
È dedicato a una “strana coppia” di grandi compositori dell’Ottocento, Beethoven e Farrenc, il quinto appuntamento con I concerti dell’Accademia, diciassettesima rassegna di musica antica con strumenti originali che l’ensemble Accademia Bizantina, diretto dal Maestro Ottavio Dantone, organizza a Ravenna in collaborazione con l’amministrazione comunale. A salire sul palco della Sala Corelli del Teatro Alighieri, domenica mattina alle 11 sarà Il Tetraone, ensemble d’archi e pianoforte nato nel 2011 in seno alla stessa Accademia Bizantina e composto da interpreti di assoluto primo piano: Ana Liz Ojeda (violino), Alice Bisanti (viola), Paolo Ballanti (violoncello), Valeria Montanari (cembalo) e Giovanni Valgimigli (violone). Lo spettacolo s’intitola Beethoven, Farrenc e fortepiano e propone un accostamento pressoché inedito. Se il primo nome non ha praticamente bisogno di presentazioni, quello della semisconosciuta Louise Farrenc per molti sarà un’autentica scoperta.
«Due autori legati per alcuni aspetti, ma lontani anni luce per altri – spiegano i musicisti dell’ensemble. – Entrambi erano abili pianisti (si chiama fortepiano il pianoforte senza parti metalliche usato in quegli anni) e tutta la loro produzione nasce e si sviluppa a partire da questo strumento. Gli amici comuni li uniscono, e un analogo percorso di studi, ma il sesso, con tutto quello che questo aspetto comporta nei primi anni del diciannovesimo secolo, li divide irrimediabilmente». «Con questo concerto, il Tetraone prosegue il lavoro di ricerca e studio sul quartetto col pianoforte e sul quintetto col pianoforte e contrabbasso iniziato e sviluppato negli scorsi anni – racconta Paolo Ballanti. – Dopo aver presentato l’intera opera di Mozart per quartetto col pianoforte, quest’anno chiudiamo l’integrale dell'opera di Beethoven col quartetto op. 16 tratto, dallo stesso Beethoven, dal quintetto per fiati e pianoforte. Parallelamente, continuiamo il lavoro di ricerca sul quintetto col contrabbasso che, dopo l’inevitabile capolavoro de La Trota di Schubert, quest'anno ci porta alla scoperta del quintetto di Louise Farrenc, raro esempio di donna compositrice del diciannovesimo secolo».
Anche questa nuova edizione de I concerti dell’Accademia intende unire grande musica, interpreti di caratura internazionale e solidarietà: ogni appuntamento della rassegna, infatti, “sponsorizza” le attività di una diversa onlus. L’esibizione di domenica sarà pertanto preceduta dall’intervento di un rappresentante di Marinando, associazione di volontariato che dal 1999 si occupa, attraverso la vita in mare e la pratica della navigazione a vela, di programmi di recupero rivolti a categorie sociali disagiate e di progetti didattici per le scuole. Biglietti a 10 euro intero, 7 ridotto (under 26 e over 65), 2 per gli allievi di conservatori e istituti musicali pareggiati. Abbonamenti a 55 euro intero e 37 ridotto.