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Affrontare la crisi alimentare e gestire gli sprechi: giornata di studio con "Nutrire Ravenna"

Sala D’Attorre di Casa Melandri al mattino e il Ceis al pomeriggio ospiteranno sabato una giornata di studio su come affrontare la crisi alimentare ed eliminare gli sprechi

Sala D’Attorre di Casa Melandri al mattino e il Ceis al pomeriggio ospiteranno sabato una giornata di studio su come affrontare la crisi alimentare ed eliminare gli sprechi. L’appuntamento è organizzato all’interno della rassegna “Nutrire Ravenna”, promossa da Tavolo delle povertà – assessorato alle Politiche sociali. Vi parteciperanno, tra gli altri, con quattro docenti, settanta studenti dell’istituto agrario Perdisa.

“Obiettivo della giornata, come di tutta la rassegna – dichiara l’assessora alle Politiche sociali Giovanna Piaia, che aprirà i lavori alle 9.15 - è riflettere su come potenziare la catena di raccolta e distribuzione alimentare affrontando le eccedenze, riducendo gli sprechi e creando nuovi percorsi di recupero. La ‘scarsità nell’abbondanza’ non può essere accettata. Occorrono nuova consapevolezza, nuovi stili di consumo e produzione per entrare nell’ottica della condivisione. Occorre una legge nazionale che superi differenze normative da Regione a Regione”.

Interverranno poi Vinicio Biagi, responsabile del Coordinamento politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana; Andrea Collini, coautore della indagine 2013 della delegazione regionale Caritas Emilia Romagna; Gianluca Benini, direttore del Banco Alimentare di Imola; Sauro Bandi, direttore Caritas Forlì e delegato Caritas per l’Emilia Romagna; Monica Raciti, responsabile del servizio politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia Romagna; Antonio Lazzari, presidente della cooperativa sociale Kirecò e Lorenzo Mancini, formatore del circolo Matelda di Legambiente, su “Orti sinergici, orti di comunità, educazione alimentare degli adulti”; Carlo Pilotti, presidente della zona soci di Ravenna/Cervia di Coop Adriatica sull’esperienza “Brutti ma buoni”; un rappresentante di Conad; Angela Morea e Bianca Benini dell’istituto comprensivo Damiano/Riccardo Ricci sull’esperienza della “Classe meno sprecona”. La sessione mattutina è aperta al pubblico mentre al pomeriggio, dalle 14.30, ci si trasferirà nella sede del Ceis per l’avvio di tre tavoli tematici di lavoro dedicati alla promozione e al coordinamento di nuovi progetti per l’emergenza cibo a Ravenna.

"Nutrire Ravenna” prosegue domenica, alle 10 a Piangipane, con l’inaugurazione dei locali di emergenza abitativa della “Casa dei Popoli” (via Piangipane 370), progetto con il quale l’associazione “Ora e Sempre Resistenza” agisce per sviluppare i diritti garantiti dalla Costituzione sostenendo la riconquista della dignità sociale di chi vive un momento “delicato” della vita. E lunedì alle 17 a Sala D’Attorre Andrea Segrè, agronomo ed economista, ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso il dipartimento di Tecnologie alimentari dell’Università di Bologna presenterà il suo libro “L’oro nel piatto” – un viaggio alla scoperta del cibo che abbiamo nel piatto senza saperlo.

Nei giorni scorsi la rassegna “Nutrire Ravenna” ha proposto, in municipio, la presentazione di “Alleanza contro la povertà”, coordinamento nazionale e locale delle associazioni e organizzazioni per la costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta, da parte di Francesco Maria Gennaro, responsabile nazionale politiche sociali Uil, componente fondativa del coordinamento. A pochi giorni dalla presentazione della legge di stabilità è stato lanciato al Governo un messaggio chiaro: introdurre il Reddito di inclusione sociale per dare una risposta strutturale alla povertà.

Nella sua presentazione Francesco Maria Gennaro ha più volte ribadito che la povertà si contrasta con un Piano organico e non possono essere le risorse il principale ostacolo alla sua attuazione: per troppo tempo sono state ignorate soluzioni per la povertà assoluta che nel frattempo è raddoppiata e l’Italia è rimasta fra i pochi Paesi in Europa che non possiedono un reddito di sostegno.

“Occorre un piano strutturale, universale e di prospettiva – ha sostenuto Gennaro - che abbia un obiettivo definito, il contrasto della povertà assoluta, da raggiungere con un percorso graduale che può avere un unico criterio: il grado di povertà. Si parte da chi è in condizioni di maggiore difficoltà, ma ci si deve rivolgere a tutti e non a specifiche categorie. Il contrasto alla povertà deve essere un Livello Essenziale di Assistenza garantito in tutto il Paese.”

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