Alla Classense la presentazione del libro "Disegno dal vero"
Giovedì 11 dicembre presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense alle ore 17.30, verrà presentato il volume di Antonio Marchetti, Disegno dal vero, uscito per le edizioni Pendragon di Bologna nella collana Studi e ricerche. Introdurranno la Direttrice della Biblioteca Classense Claudia Giuliani, Alberto Giorgio Cassani e Franco Masotti. Gianfranco Tondini leggerà alcuni passi scelti.
Antonio Marchetti (Pescara 1952-Rimini 2013) è stato artista e scrittore saggista per numerose riviste, autore di testi di narrativa e album d’arte; tra le sue pubblicazioni vanno ricordate: La lentezza del single (Stamperia dell'Arancio, Pescara) Ennio Flaiano e la città parallela (Edizioni Unicopli, Milano), L'orecchio alato (Edizioni Lietocolle, Como), Gineceo (Edizioni Il filo, Roma).
Fra i protagonisti della vita culturale della Ravenna dei primi anni Ottanta, vi dirige la rivista d'arte e letteratura Stilo, fino al 1990, e partecipa alla fondazione del Circolo Gramsci, promuovendo convegni, conferenze, attività dal 1990 al 2000. Sempre a Ravenna, realizza per l’edizione del 1997 di Ravenna Festival un’installazione, La camera verde, nella cripta Rasponi.
La sua prima mostra personale è a Milano nel 1981, presso lo Studio Cesare Manzo. Nel 1993 si trasferisce a Rimini. Tra le principali manifestazioni d'arte a cui prende parte si ricorda: Materialmente, scultori degli anni Ottanta (Bologna, Galleria d'Arte Moderna), Anni Novanta (Cattolica, Le Navi), Padiglione Italia, Abruzzo, 54° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia (Ex Aurum Pescara, Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto), Souvenir, Torri d’Italia, progetto ad hoc per Gran Touristas, Biennale di Architettura di Venezia.
Dal 2007 cura nel web un suo Journal letterario (www.variosondamestesso.com), pubblicando suoi racconti, recensioni, aforismi, biografie di artisti e vari pensieri.
Disegno dal vero è una raccolta di articoli, saggi brevi scritti dal 2007 al 2013, anno della sua scomparsa, scelti e assemblati con la cura di chi vuole testimoniare per l’ultima volta il proprio pensiero, il proprio sguardo sul mondo. Lungo il percorso, Marchetti non manca di ricordare alcune delle maggiori personalità degli anni Settanta e Ottanta, come Fabro, Merz, Boetti, Mauri. Accanto a questi, l’omaggio ai propri maestri novecenteschi, Alberto Savinio e Ennio Flaiano. La scrittura è elegante, modella e disegna con nitidezza figure della contemporaneità affrontando nel contempo temi di urgente attualità sull’arte, la cultura, la società italiana.