Nella Basilica di San Francesco l'unica versione della Divina Commedia in bengali
Traguardo importante per il ciclo di Letture Internazionali, la rassegna “La Divina Commedia nel mondo”, del Centro Relazioni Culturali – Comune di Ravenna, si apre venerdì alle 21 nella Basilica di San Francesco, con la 50ma conversazione nell'ambito della XX edizione. L'incontro sulla presenza di Dante e della Commedia in Bangladesh – condotto da Alessandro Gentili della James Madison University e accompagnato all'organo da Paola Dessì – avrà come protagonisti lo stesso traduttore, Shyamal Kumar Gangopadyhay, e l'esperta Neeman Sobhan dell'Università La Sapienza.
Il traduttore, che verrà appositamente dal Bangladesh, è l'unico ad essersi cimentato in una prova così ardua e difficoltosa come la traduzione della Commedia nella propria lingua madre, il bengali. Gangopadhyay, nonostante le avversità di salute e di logistica, si è impegnato molto per garantire la sua presenza a Ravenna, intesa non solo come città dell'esilio e delle spoglie di Dante, ma come approdo culturale, facente parte di un universo letterario complesso che vuole ergersi a patrimonio universale e fruibile a chiunque. Per le stesse motivazioni e per il prestigio della città bizantina nella cultura italiana presenzierà la serata la Console Generale del Bangladesh, Rezina Ahmed che, insediata da poche settimane nella sede milanese, ha scelto la nostra città come primo viaggio culturale in Italia.
La serata avrà un ricco programma, oltre ad una conversazione incentrata sulle problematiche della traduzione di un testo complesso come la Commedia nell'ambito di una letteratura assai distante dalla nostra, verrà dato spazio ad una più ampia riflessione, che andrà a toccare oltre agli aspetti di diffusione del Poema, anche la cultura, le tradizioni e il pensiero di un popolo così lontano da noi, geograficamente e concettualmente. Seguirà la suggestiva lettura del II canto dell'Inferno, da parte di Alessandro Sorrentino fine ed acclamato dicitore dantesco a cui seguirà la suggestione del suono della lingua bengali per la voce dello stesso traduttore.
Al termine della serata il Sindaco Fabrizio Matteucci consegnerà il “Lauto dantesco ad honorem” al professore emerito dell'Università “Federico II” di Napoli e dantista di chiara fama Enrico Malato, promotore, per i tipi della casa editrice Salerno di cui è presidente, del più grande monumento editoriale attualmente in corso di pubblicazione quale la Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante (Necod) che segue la celebre Edizione Nazionale dei commenti danteschi.