"Il deserto rosso" compie 50 anni e Ravenna2019 lo festeggia con una serata speciale
Il deserto rosso compie 50 anni e Ravenna2019 lo festeggia con una serata speciale: il film di Antonioni sarà proiettato con l'accompagnamento dal vivo di musiche inedite, composte ed eseguite dalla "Byzanthium Experimental Orchestra". Anche questa formazione è nuova, creata per l'occasione: riunisce musicisti di diversa provenienza, con nomi del calibro di Enrico Gabrielli (clarinetto, flauto, sax), Nicola Manzan (violino) e Vincenzo Vasi (theremin), affiancati da Francesco Giampaoli (basso), Claudia Muratori (flauto), Cristian Naldi (chitarra), Angelo Maria Santisi (violoncello), Tim Trevor-Briscoe (clarinetto, sax) e Bruno Dorella (batteria e conduzione).
Dice Dorella: « Il criterio è stato andare a cercare tra diverse estrazioni: rock, jazz, classica, scegliendo persone di mentalità molto aperta, pronte e suonare indifferentemente in diversi contesti: rock, classica, jazz e improvvisazioni sono materia che questi musicisti maneggiano a piacimento. » Il capolavoro del regista ferrarese, sceneggiato da Tonino Guerra e interpretato da Monica Vitti a Richard Harris, fu girato quasi tutto a Ravenna nell'autunno-inverno 1963-'64: Antonioni, al primo film a colori, disse che l'idea gli era venuta proprio vedendo la rapida industrializzazione ravennate. La pellicola gli meritò il Leone d'oro a Venezia nel settembre 1964 e vari altri premi.
Riguardo la nuova partitura, Bruno Dorella spiega: « Una delle tante rivoluzioni presenti nel Deserto Rosso fu l'utilizzo della musica elettronica come commento alle immagini. Forse il primo esempio di "musica industriale", dove l'elettronica colta serviva a creare un ambiente sonoro angosciante in un contesto di nevrosi della società industriale, ben rappresentata dalle immagini di una Ravenna fatta di fabbriche, nebbie, scioperi. Quindi abbiamo subito deciso di non confrontarci con l'originale sullo stesso territorio, ma di tentare un approccio diverso, completamente acustico, per tentare una lettura nuova di queste immagini tanto potenti e di questi dialoghi così sorprendentemente profondi e attuali. »
Diviso il film in aree tematiche, sono stati composti i temi « in una versione molto basica », affinché ogni musicista potesse riarrangiarli sul proprio strumento: « I musicisti sono stati invitati a sentirsi molto liberi di reinterpretare i temi di partenza », tant'è che alcune parti sono previste come improvvisazioni, a volte di tutti, a volte di piccoli ensemble. Il concerto della "Byzanthium Experimental Orchestra" è in programma nel teatro comunale "Alighieri" alle 21,30 di lunedì, giorno in cui sarà in città una delegazione della Giuria internazionale per la scelta della Capitale Europea della Cultura. Ingresso libero.