Ultimo appuntamento con le "Conversazioni Dantesche"
Si conclude venerdì la rassegna Le Conversazioni Dantesche, con il dialogo tra la prospettiva drammaturgica di una brillante storica del teatro, Carla Bino, e la suggestiva affabulazione di Piero Boitani che ha scritto lavori sui grandi temi letterari, partendo sempre dalla ricchezza della Commedia. L'appuntamento è alle 17,30 a Palazzo Rasponi Dalle Teste (ingresso su via Luca Longhi 1).
Dantista, anglista, studioso del mito, della Bibbia e delle sue riscritture Boitani saprà, con la maestria che contraddistingue le sue pubblicazioni, addentrarsi nel cuore del tema proposto, ripercorrendo il topos letterario e simbolico della nascita. A Carla Bino grecista e docente di drammaturgia teorica e storia del teatro, direttrice artistica di importanti festival di teatro, il compito di mantenere il confronto aperto agli aspetti drammaturgici e performativi dell’avventura letteraria. L'incontro sarà condotto da Sebastiana Nobili, italianista che il pubblico ravennate conosce per la brillante comunicatività e l’abilità di mettere a confronto i grandi protagonisti della letteratura, in particolare trecentesca.
I miti narrano la nascita degli dèi e degli eroi con profusione di dettagli: sono storie di infanticidi (i figli di Crono) e di bambini esposti (Mosè, Romolo e Remo), nascosti (Zeus) o sottratti provvidenzialmente a un destino di morte, come nel caso di Gesù di Nazareth. Sono nascite portentose, come quella di Afrodite dalla schiuma del mare, di Atena dalla testa di Zeus, di Asclepio dalla madre assassinata dal padre Apollo, e di Gesù da una fanciulla Vergine. E i saperi e le tecniche legate al parto restano appannaggio dell’universo femminile fino alla metà del Novecento: nel romanzo moderno i personaggi vengono al mondo come pacchi postali, osserva ironicamente lo scrittore Edward Morgan Forster; ma se la letteratura occidentale negli ultimi secoli non ha speso molte parole sul parto vero e proprio, ha invece dedicato una grande attenzione al ruolo della donna, sacerdotessa del rito di gestazione e nascita e dei suoi inevitabili misteri. Si riporterà così in ambito letterario e dantesco il percorso attuato in questo tipo di progetto culturale costruito sulla relazione tra ambiti di studio e di fruizione differenti, in totale sintonia con la visione delle sette arti e dell’unità del sapere.