Danilo Montanari ricorda l'arte contemporanea dimenticata di Ravenna
Assieme a Marcello Landi, Danilo Montanari presenta giovedì 22 (alle 18) al Grinder Coffe Lab di via di Roma a Ravenna il suo nuovo libro “Art and the City. Ravenna contemporanea”, una guida dedicata alla riscoperta del patrimonio artistico contemporaneo di Ravenna, spesso dimenticato o degradato.
Nel lontano 1783 Francesco Beltrami scriveva la sua operetta “Il forestiere instruito delle cose notabili della città di Ravenna”, la prima guida contemporanea ai monumenti storici del capoluogo romagnolo. Da allora le guide alla città si sono moltiplicate, le descrizioni si sono diffuse nei formati più strani e diversi, ma sempre avendo un centro ben preciso: la Ravenna dei monumenti bizantini.
Ma non di solo mosaico vive il ravennate. La guida “Art and the City. Ravenna contemporanea” di Danilo Montanari, editore di libri d'arte tra i più importanti in Italia, per la prima volta cambia prospettiva.
Danilo Montanari presenta in anteprima assoluta la sua ultima fatica, che, a differenza di quella di Beltrami, non è rivolta solo ai forestieri, ma anche agli stessi ravennati, che spesso non si ricordano di come l'arte contemporanea, seppur nascosta, sia ben rappresentata anche nella nostra città.
"In questa guida voglio mettere in rilievo il fatto che a Ravenna, negli ultimi decenni, si sia fatta più arte di quanto non sia mai successo prima nella storia della città, sebbene talvolta senza la dovuta attenzione alla qualità e al contesto", spiega Montanari. "Spesso le opere contemporanee sono nascoste, difficili da vedere; alcune volte sono del tutto dimenticate dai cittadini, oppure versano in condizione di degrado. Ma abbiamo un patrimonio d'arte contemporanea e pubblica che va valorizzato sia per i turisti colti, sia per i cittadini interessati a questo tipo d'arte".
Assieme a Marcello Landi, artista ravennate e protagonista della vita culturale della città, Danilo Montanari offre agli avventori dei Giovedì del Grinder la possibilità di un viaggio nell'arte meno conosciuta di Ravenna: dal “Grande Ferro R” di Alberto Burri all'“Ardea Purpurea” di Marco Bravura; dalle installazioni di Nicola Carrino in Piazza Kennedy alla fontana di Carlo Zauli; fino ad arrivare alle opere di Sergio Monari e di Gianni Gori, ormai dimenticate dalla città.
L'appuntamento, come sempre, sarà a ingresso libero.