Al Sacrario dei Caduti le incisioni degli artisti del laboratorio L'Armadillo di Firenze
Sono esposte fino a martedì al Sacrario dei Caduti di Bagnacavallo le incisioni degli artisti del laboratorio L'Armadillo di Firenze.
La mostra è allestita dalla scuola comunale Bartolomeo Ramenghi in collaborazione con l'associazione culturale BiART nell'ambito del progetto Bagnacavallo, il paese del “fare”. Fra le opere in mostra ci sono quelle di Gian Carlo Aiosa e Manuel Ortega, fondatori dell'Armadillo, atelier 51, progetto nato con l'obiettivo di trasmettere e condividere esperienze artistiche acquisite in anni di ricerche e sperimentazioni. È inoltre possibile ammirare gli utensili per la calcografia e la xilografia utilizzati nel loro laboratorio, situato nel cuore di Firenze, città d’arte per eccellenza.
All'Armadillo i due artisti continuano a far vivere e a diffondere antiche tecniche e alchimie, in uno spazio scrupolosamente restaurato secondo le regole e il gusto dell’antica bottega toscana. L’Armadillo, atelier 51 si offre inoltre come punto d’incontro per scambi e confronti culturali. Accanto alle opere dei due fondatori, si trovano quelle di ventitré artisti che hanno lavorato in questo importante centro culturale. La mostra è organizzata in collaborazione con l'Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra. La mostra è visitabile presso il Sacrario dei Caduti, in via Garibaldi a Bagnacavallo, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 19 e martedì dalle 20.30 alle 23 in occasione dell'ultimo appuntamento con Di martedì sera (chiusa il lunedì).