La Project Room del MIC mette in mostra le porcellane di Ugo Gobbi
La ricorrenza di S. Antonio del fuoco, patrono dei ceramisti e di coloro che lavorano a contatto con il fuoco, è un momento di festa a Faenza, a cui sono invitati i ceramisti, le loro famiglie, i collaboratori e tutti gli amici, appassionati e sostenitori della ceramica.
Il 17 gennaio alle ore 17.30 si tiene una messa in suffragio dei ceramisti defunti alla Chiesa di San Francesco a Faenza in collaborazione con l'Associazione Ex Allievi Istituto Ballardini.
Alle 18 segue l'inaugurazione della Project Room al MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Viale Baccarini 19. La Project Room è un nuovo spazio espositivo dedicato alla presentazione di recenti donazioni, restauri, prestiti importanti e altri progetti particolari.
La prima esposizione, allestita presso la Project Room, è dedicata a "Una donazione di porcellane della collezione Ugo Gobbi" e vede in mostra un gruppo di pregevoli porcellane del XVIII secolo di manifattura europea (Meissen, Vienna, Chelsea) e italiana (la manifattura Geminiano Cozzi a Venezia e la Real Fabbrica Ferdinandea a Napoli). Le porcellane esposte illustrano l'interesse di Ugo Gobbi come studioso e collezionista per quello specifico filone decorativo a fiori naturalistici di tipo "europeo", che a partire dagli anni Trenta del XVIII secolo divenne di gran moda, praticamente presso tutte le manifatture europee. L'esposizione, a cura di Valentina Mazzotti, rimarrà allestita fino all'11 marzo.
Parallelamente ci sono anche altre due mostre.
La mostra di S. Antoni in ceramica
nella sede della Pro Loco, Voltone Molinella a Faenza.
Un'esposizione con diversi “S. Antoni” in ceramica, realizzati dai ceramisti faentini, dal 17 al 31 gennaio 2018.
E Die Kontinente - Da Faenza a Vienna, al Salone delle Bandiere, Residenza Municipale, in Piazza del Popolo 31, a cura di Associazione Alteo Dolcini. Tre pannelli celebrativi con immagini e documenti raccontano la creazione dell’opera murale in ceramica "Die Kontinente", realizzata a Faenza nel periodo dal 1981 al 1992 dall’artista austriaco Maitre Leherb (1933-1997), grazie anche al rapporto di amicizia con Alteo Dolcini, fondatore di Ente Ceramica Faenza, e installata a Vienna. I pannelli restano esposti fino al 31 gennaio 2018.