Falò, racconti e Canterini Romagnoli per i Lom a Merz
Venerdì 1 marzo alla Casa delle Aie, via Aldo Ascione 4, Cervia, si svolge una serata dedicata a “Lom a Merz”, l'antica tradizione di accendere fuochi in campagna” in occasione degli ultimi tre giorni di febbraio e dei primi tre di marzo per propiziare ottimi e abbondanti raccolti.
Il ritrovo per l’iniziativa è previsto per le ore 20.30, nello spazio antistante la Casa delle Aie per il tradizionale falò. Alle ore 21, nel Teatrino delle Aie è in programma un concerto dei Canterini Romagnoli di Ravenna – Gruppo Corale Pratella Martuzzi, diretto dal maestro Matteo Unich..
Rivive nella prima parte della serata, in uno spazio aperto antistante le Aie, la tradizione di “Lóm a Mèrz”, delle focarine, dei falò, che illuminavano le campagne nel periodo della transizione tra l’inverno e l’imminente primavera.
Gabriele Zelli ricorderà che la Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività “all’aperto” era, ed è tuttora, soggetta alle avversità metereologiche. Così la tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come”i fuochi magici” o “Lòm a Merz” (i lumi di marzo). L’accensione di falò propiziatori intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Il suo significato era quello di incoraggiare e salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature. I fuochi un tempo venivano accesi le ultime tre sere di febbraio e le prime tre sere di marzo per distruggere con le fiamme tutti gli influssi e gli accadimenti negativi della passata stagione agricola e, nello stesso tempo, con il calore e la luce favorire il ritorno della buona stagione e la ripresa della vita vegetativa nelle campagne.
Durante lo spettacolo musicale verranno eseguite le più belle cante romagnole con le musiche di Cesare Martuzzi, Francesco Balilla Pratella e Guido Bianchi e con gli indimenticabili versi di Aldo Spallicci.
L’ingresso alla serata del Teatrino delle Aie è libero e gratuito, anche per i non soci.
In occasione dei “venerdì culturali” la gestione del Ristorante della Casa delle Aie, che fa capo ai fratelli Battistini, presenta interessanti proposte di degustazione di piatti della tradizione gastronomica romagnola (INFO tel. 0544 927631).