Fanny Ardant protagonista della prima di Corti da Sogni 2016
Si alza il sipario sulla diciassettesima edizione di Corti da Sogni mercoledì 27 aprile, alle 20.30 al Teatro Rasi di Ravenna, con una prima intensa giornata di cinema che proporrà: le interpretazioni della diva francese Fanny Ardant e dell’insuperabile Giuseppe Battiston, ormai indiscussa figura di spicco del cinema italiano, i corti in concorso e la proiezione dei primi due cortometraggi della monografia d’autore realizzati dal regista lettone Vladimir Leschiov.
Fanny Ardant è protagonista del bellissimo affresco storico de La seance del regista inglese Edouard de La Poëzeche racconta la storia di Pierre-Louis: un giovane fotografo di talento, nella Parigi del 1899, le cui modelle sono per lui un’autentica ossessione. Sopra tutte la contessa di Castiglione, sua musa da tantissimo tempo.
Giuseppe Battiston è invece protagonista del corto italiano Swing della regista Maria Guidone. Il corto racconta la storia di Artemio che irrompe nella casa e nella vita di Elena e Marta, ancora svuotate dalla perdita del padre e marito, portando scompiglio in un’atmosfera immobile, in cui madre e figlia faticano a ritrovare il proprio posto.
Ai due cortometraggi si aggiungono gli altri lavori in concorso in programma nel corso della serata. Tra i corti italiani si segnala l’ultima opera di Alessandro Tamburini, che sarà in sala a presentare Camper girato tra Solarolo, Barbiano e Porto Corsini. Il cineasta faentino immortala la storia di tre uomini anziani che vivono su un camper. Maltrattati dai cittadini e dalle autorità comunali, cercano di tirare avanti a modo loro. Inizieranno anche a fantasticare su un viaggio, la cui meta rimane a loro ignota.
L’opera belga Kanun di Sandra Fassio ci porterà con maestria nelle leggi del codice d’onore albanese, raccontandoci il dramma di un giovane costretto a rifugiarsi nella casa di coloro che potrebbero decretare la sua morte. Per la prima volta il Festival ospiterà un corto proveniente dalla Palestina. Si tratta di Ave Maria del regista Basil Khalil, selezionato da Screen International come uno dei migliori dieci registi arabi. La trama: le suore del convento Sorelle della Misericordia vedono sconvolta la loro vita quotidiana di silenzio e preghiera quando una famiglia di ebrei bussa alla loro porta chiedendo aiuto dopo aver avuto un incidente. Il corto è entrato nella cinquina per l’Oscar 2016 nella categoria “live action”.
Da un altro angolo del pianeta, Corea del Sud, arrivano in concorso ben due titoli. Il primo è Demilitarized Zone di Minu Lee, dramma dal profondo sapore pacifista che racconta l’odio tra due popoli, e l’altro è il commovente cortoPaper piano di Hyunki Min.
Sul fronte del cinema di animazione si segnala il cortometraggio My grandfather was a cherry tree realizzato dalle sorelle Olga e Tatiana Poliektova, di San Pietroburgo, che narrano la storia di un nonno particolare, che poteva sentire gli alberi respirare ed era convinto che le persone non possono morire se rimane qualcuno che le ama.
Oltre ai corti in concorso nella prima giornata del festival prende il via anche la rassegna d’autore su Vladimir Leschiov realizzata grazie alla collaborazione con il Bergamo Film Meeting. Alle 20.30 aprirà il festival il cortometraggio The letter in cui Leschiov descrive con ironia e leggerezza, avvalendosi della tecnica del disegno, la strana storia di un uomo seduto ai piedi di un albero che, a un certo punto, viene colpito da una mela. Inizia così un viaggio nei ricordi e nell'immaginazione del protagonista. Il secondo corto in programma mercoledì è Zudusi Sniega. In inverno, alcune persone vanno a pescare facendo dei buchi nelle superfici ghiacciate. L'eccitazione, intensificata dalle temperature di congelamento e dai forti alcolici, conduce a conseguenze imprevedibili. Leschiov ha partecipato e vinto ai più importanti festival internazionali, come Annecy, Ottawa, Berlino, Zagabria e Hiroshima. Nel 2007 ha fondato lo studio di animazione Lunohod, con sede a Riga.
Il programma delle proiezioni delle prossime giornate
La manifestazione proseguirà fino al 30 aprile al teatro Rasi. Come da tradizione, l'ingresso alle proiezioni è gratuito (tesseramento in loco per il circolo Sogni 1 euro).
Le proiezioni proseguiranno al giovedì con il calendario che prevede la visione di corti dalle 18 fino a notte (con aperitivo “cinematografico” intorno alle 19). Al venerdì avremo le proiezioni del mattino (dalle 10), aperte al pubblico, nell’ambito del laboratorio promosso dal Grr festival e che vedrà protagonista la regista svedese Carin Bräck. Sempre al venerdì la programmazione riprenderà alle 18 per proseguire per tutta la sera. Alle 19 ci sarà un aperitivo con tutti i presenti. Il sabato è prevista una intensa giornata di cinema a partire dalle 9,15 con la proiezione dei corti dei Mitici Critici. Dopo i corti del mattino, si riprenderà alle 16 e dalle 20 ci sarà la serata finale con la proiezione e la premiazione dei cortometraggi vincitori. La serata di premiazioni sarà preceduta da un aperitivo, intorno alle 19, in compagnia dei protagonisti del festival presenti a Ravenna.