Laboratorio teatrale con 1700 studenti contro la violenza di genere
Giovedì 19 maggio all'Almagià si conclude uno dei percorsi extrascolastici del progetto “La scuola promotrice della salute” che coinvolge 1700 ragazzi.
Nell’anno scolastico 2015/2016 si sta realizzando all’interno degli Istituti Statali Callegari – Olivetti, Perdisa - Morigia il Progetto interistituzionale “La scuola promotrice della salute”.
Il Progetto è composto da 5 diverse aree ed ha la finalità di contribuire a migliorare la salute dei giovani tramite la sperimentazione di una modalità di integrazione del sistema Scolastico con il sistema Sanitario e con il sistema Volontariato / Associazionismo sanitario per fornire interventi sanitari innovativi, continuativi e complementari all’offerta formativa dell’Ausl della Romagna e a quella degli Istituti Scolastici Perdisa. Morigia, Callegari e Olivetti che presentano una popolazione di circa 1700 studenti.
Una delle aree del Progetto riguarda la “La Prevenzione della violenza” e si pone l’obiettivo diprevenire la violenza di genere tramite un coinvolgimento attivo dei giovani – soprattutto della parte maschile – per acquisire consapevolezza e sperimentare azioni costruttive di fronte alle ingiustizie. A tal fine si è organizzato il Laboratorio Teatrale “Amore Mio - Quando l’amore nasconde la violenza” tenuto dalla Compagnia PartecipArte del Teatro dell’Oppresso di Roma.
Il Laboratorio Teatrale si terrà giovedì 19 maggio 2016 dalle 10 alle 13 presso il Teatro Almagià per gli studenti di una classe degli Istituti Callegari – Olivetti, Morigia – Perdisa accompagnati dai professori. Il Laboratorio è stato esteso all’Istituto Tecnico Industriale Baldini. L’evento verrà introdotto dall’Assessora Giovanna Piaia che ha contribuito al Progetto fin dalla sua pianificazione.
Questo spettacolo mostra le diverse tappe che portano una coppia dalla possessività “amorosa” alla violenza e chiede come si può aiutare una persona che si sta rinchiudendo in una relazione pericolosa. I ragazzi partecipanti potranno intervenire su tre diversi livelli del problema: possessione, isolamento e violenza, scoprendo le difficoltà d’intervento, le strategie pericolose e le possibili soluzioni. L’obiettivo è quello di affrontare un tema delicato con un metodo divertente e coinvolgente e mostrare che tutti abbiamo un ruolo da giocare nella prevenzione alla violenza di genere. In questo senso lo spettacolo permette di allenarsi ad intervenire, sia prima che un rapporto diventi violento, sia dopo. Permette anche di definire collettivamente quando una relazione diventa dannosa e in quali momenti si può o si deve intervenire. Il Laboratorio avrà come facilitatore Oliver Malcor, come animatrice Claudia Signoretti - che dal 2009 usa il teatro dell’oppresso nella lotta per i diritti delle donne in Italia e in Afghanistan – e si avvarrà dell’interpretazione di un attore e due attrici.
Scheda dello spettacolo
La storia
Susan da qualche mese è molto innamorata di Marco, un uomo un po’ possessivo. Roberta ha dei seri dubbi su questa relazione ed è preoccupata perché la sua grande amica Susan è sempre più assente. Con il tempo Marco si rivela sempre più possessivo. Purtroppo Roberta interviene spesso con passione e irruenza. “Tra moglie e marito, mai mettere il dito!” le ripete sempre Stefania la sua grande amica. Un giorno si scopre che Susan vive una relazione violenta, ma oramai è molto difficile aiutarla. Come si può determinare se una relazione è pericolosa? Come e quando si può aiutare una persona che vive una relazione possessiva, esclusiva o violenta? Chi è l’uomo violento? come si può lavorare con un uomo maltrattante? Sono alcune delle domande che lo spettacolo pone al pubblico, che con il forum potrà intervenire e provare ad aiutare Susan e tutte le persone che vivono una relazione violenta.
Che cos’è il Teatro Forum?
Il Teatro Forum è una delle tecniche del teatro dell’oppresso, nato in Brasile negli anni 70’, in cui il pubblico può intervenire per provare ad affrontare e risolvere i problemi messi in scena.
Lo spettacolo si svolge in 4 tempi:
- il pubblico scopre attraverso una breve rappresentazione teatrale una situazione problematica che finisce male.
- il facilitatore invita il pubblico ad analizzare la scena e ad identificare i meccanismi che portano al problema.
- La pièce riparte, ma questa volta il pubblico può fermare la scena quando vuole per proporre alternative e provare delle soluzioni sulla scena. Il facilitatore, con giochi e domande, stimola la ricerca collettiva e la partecipazione di tutti/e.
- Alla fine della rappresentazione i/le partecipanti hanno sperimentato una varietà di soluzioni e sono più preparati ad affrontare il problema nella loro vita quotidiana.
Questa iniziativa è già stata realizzata a Bologna nel 2015 per gli studenti di alcune classi degli Istituti Superiori a cura di Noino.org (Uomini contro la violenza sulle donne) in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale per la prevenzione della violenza alle donne.
Noino.org non è una Associazione bensì una Comunity voluta dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna affinché gli uomini che dicono “NO” alla violenza maschile contro le donne possano farlo apertamente e in pubblico. Alla community hanno già aderito 435 gruppi e 5572 individui attraverso il sito www.noino.org.
Per i partecipanti sarà disponibile del materiale informativo predisposto dalle Associazioni “Muoviti” (Mai più uomini violenti) www.muoviti.org, “Linea Rosa” (Centro Antiviolenza) www.linearosa.it e dalla Comunity “Noino.org” www.noino.org.