Grandi spunti e profonde riflessioni in "Ifigenia, liberata"
Venerdì 27 e sabato 28 aprile (ore 21) va in scena al Teatro Alighieri di Ravenna "Ifigenia, liberata", uno spettacolo di Carmelo Rifici ispirato ai testi di Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Antico e Nuovo Testamento, Friedrich Nietzsche, René Girard, Giuseppe Fornari.
Dopo aver affrontato con originalità le ossessioni di Treplev e Nina nel Gabbiano di ?echov, Carmelo Rifici (nominato nel 2015 direttore della Scuola del Piccolo Teatro di Milano succedendo a Luca Ronconi) sceglie un affondo nel mito come seconda produzione che nasce dalla collaborazione fra LuganoInScena, il LAC e il Piccolo. Ifigenia, liberata – nato a quattro mani con la drammaturga Angela Demattè – è solo l’inizio dell’indagine che Rifici propone allo spettatore, grandi autori e testi a fornire storie e riflessioni sulla vera protagonista del lavoro: la violenza dell’uomo come realtà inestirpabile e mistero senza fine.
Schiacciata dal volere paterno, contagiata dalla follia del popolo, Ifigenia sembra non poter uscire da un destino senza speranza in cui solo il sangue di un innocente può placare la violenza della folla. Non solo gli Atridi, ma tutto l’occidente ne porteranno il pesante fardello. Le parole di Atena che chiudono l’Orestea, il suo delegare agli uomini la responsabilità attraverso leggi condivise, non hanno ancora portato ad una soluzione. Ancora oggi gli uomini cedono alla violenza, non trovano altro modo per combatterla se non usandola a loro volta, sempre in nome di un padre da vendicare.
Sabato 28 aprile la sala Corelli ospita l’incontro con la Compagnia a cura di Giuseppe Fornari e, di mattina, gli studenti del Liceo artistico “P.L. Nervi” di Ravenna sono protagonisti di una visita guidata attraverso le scenografie dello spettacolo.
In Ifigenia, liberata la virgola del titolo assume un’importanza fortissima, dividendo idealmente due mondi: quello della protagonista destinata al sacrificio e quello della sua impossibilità di vivere e amare. Carmelo Rifici presenta la storia della figlia di Agamennone e Clitemnestra come il nocciolo di una storia più grande, più complessa, più stratificata nei secoli e nella cultura.
"Lo spettacolo – spiega Rifici – nasce dall’esigenza di indagare, ancora una volta, come un leitmotiv dei miei ultimi lavori, l’uso della violenza, sia a livello macroscopico sia nel microcosmo familiare. Ciò che mi inquieta fortemente è questa ineliminabile caratteristica dell’essere umano di distruggere, di chiudere. Nella sua continua evoluzione tecnologica e scientifica la nostra specie non ha mai fatto a meno delle guerre, del sangue, della sopraffazione. Perché? Ancora oggi gli uomini cedono alla violenza, non trovano altro modo per combatterla se non usandola a loro volta, sempre in nome di un padre da vendicare, di un territorio da difendere, di un Dio da obbedire. E mentre il mondo è sempre più occupato a prendersi cura delle proprie vittime, le vittime non cessano di diminuire. Ifigenia, liberata tenterà di svelare l’annosa questione della nostra natura violenta".
Lo spettacolo non ha la pretesa di dare risposte, ma nello stesso tempo non può sottrarsi dal dire che la specie umana si è trovata più volte nella situazione di poter “afferrare” la propria libertà, grazie alle leggi di Atena, alle parole dei filosofi, Platone ed Eraclito in primis, al libero arbitrio portato dal Cristo. Eppure l’uomo continua a sfuggire la sua libertà, il suo dovere di giustizia. Ancora oggi le parole di Platone risuonano alte e sinistre alle nostre orecchie: “quanto è più facile l’ingiustizia”. Giustizia è debolezza, il giusto è il debole. Chi vuole esserlo in un mondo costruito sulla forza? Eppure c’è una parola che potrebbe fermare l’ingranaggio infernale, una parola capace di smascherare l’inganno, è la parola compassione, ma è troppo scomoda da pronunciare, troppo pericolosa per l’antico desiderio dell’uomo di sopraffare, di desiderare continuamente la roba dell’altro.
BIGLIETTI
Platea e palco I, II e III ordine: sostenitore 24€ / ridotto* 20€ / under30 16€ / under20 8€
Galleria e palco IV ordine: sostenitore 17€ / ridotto* 15€ / under30 10€ / under20 8€
Loggione: Intero 7€ / under20 5€