"Ho ucciso i Beatles", un flashback musicale con la voce di Sarah Jane Morris
“We’re more popular than Jesus” (siamo più popolari di Gesù): con queste parole dissacranti John Lennon, in un’intervista del 1966, fa esplodere le violente proteste delle comunità cristiane statunitensi, che disertano i concerti dei Beatles e appiccano roghi pubblici dei loro dischi. Quattordici anni dopo, l’8 dicembre 1980, Mark Chapman esplode cinque colpi di pistola su Lennon davanti all’ingresso del Dakota Building, sua residenza newyorkese. “Una parte di me è il diavolo”, dichiarò a poche ore dall’arresto colui che aveva spezzato la vita del mito di intere generazioni. Mercoledì 8 luglio, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, è in scena Ho ucciso i Beatles, nuovo spettacolo ideato e scritto da Stefano Valanzuolo con la regia di Pierluigi Iorio. Un avvincente flashback ripercorre le allucinate ore trascorse da Chapman, interpretato da Paolo Cresta, in attesa di compiere il suo folle rito di morte, ricostruendo la delirante storia di amore-odio con la band più famosa di tutti i tempi. È la potente voce di Sarah Jane Morris a scandire le tappe di una storia musicale irripetibile, attraverso i più celebri brani dei Fab Four, riarrangiati in una veste musicale inedita grazie al contributo del Solis String Quartet. L’appuntamento è realizzato con il sostegno di Federcoop Romagna, Legacoop Romagna e Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna.
A 80 anni dalla nascita di John Lennon e a 40 dalla sua morte, Stefano Valanzuolo porta in scena uno degli omicidi più famosi del Novecento, cercando, spiega l'autore stesso, “ragioni invisibili alla mente umana”. “La cosa che mi faceva imbestialire - confessò Chapman, oggi 65enne, tuttora detenuto in carcere - era che Lennon avesse sfondato e io no. Eravamo come due treni che correvano l'uno contro l'altro sullo stesso binario. Il suo 'tutto' e il mio 'nulla' hanno finito per scontrarsi fatalmente”. L’interpretazione di Paolo Cresta dà voce alle inquietudini di Chapman: chiuso nel claustrofobico spazio di una camera di detenzione, munito di tavolo, sedia e nastro magnetico, ricostruisce la propria storia d’amore e odio con la band inglese. A fare da contraltare sul palcoscenico la voce di Sarah Jane Morris, coinvolgente come un ricordo che venga dal profondo dell’anima, a marcare, in questo spettacolo articolato in quadri-canzoni, le tappe di una storia piena di musica, passione e delirio. I grandi classici beatlesiani, da “Lucy in the Sky with Diamonds” a “Come Together”, da “Yesterday” a “The Fool on the Hill” a “The Long and Winding Road” sono arrangiati da Antonio Di Francia in una veste vocale e strumentale inedita sonorizzata dal Solis String Quartet.
Biglietti: primo settore 15 Euro, secondo settore 10 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento è in diretta streaming su www.ravennafestival.live