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Il ricettario del Cinquecento: si svelano le radici della cucina odierna

Tutto parte dallo studio del Libro novo di Cristoforo di Messisbugo. Dopo due anni di progetto arrivano le prime risposte

È stato presentato presso la biblioteca Taroni di Bagnacavallo il progetto Il caso Libro novo. Alle radici della cucina del territorio. Promosso da Confcommercio Ascom di Lugo per esplorare le radici della odierna cucina della Bassa Romagna, il progetto – dopo circa due anni dal suo avvio – avrà un primo momento di divulgazione dei risultati raggiunti martedì 20 novembre, alle 17, in un incontro pubblico nella sala conferenze del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo.

"L’essere venuti a conoscenza della circostanza – ha spiegato Luca Massaccesi direttore di Confcommercio Ascom Lugo – che nella biblioteca Taroni di Bagnacavallo è custodita la rara copia di un ricettario del Cinquecento, il Libro novo di Cristoforo di Messisbugo, scalco, ovvero sovrintendente alle cucine presso la corte degli Estensi, ha fatto nascere l’idea di esplorare le radici della odierna cucina del territorio, per cercare di capire quanto sia figlia o meno di quella tradizione".

"Di Messisbugo e della sua opera si sono occupati tanti in passato – ha chiarito Federica Fabbri, consulente del Fondo incunaboli e cinquecentine della biblioteca Taroni – ma la novità consiste nel nuovo modo di approcciarsi allo studio di un trattato di cucina del Cinquecento di cui è stata indagata in particolare l’attualizzazione attraverso un duplice percorso: quali ricette del Libro novo si sono mantenute e, in senso inverso, quali piatti di oggi presentano rimandi alla cucina praticata nel Cinquecento. Altra novità è la ricostruzione della figura di Messisbugo in qualità di scalco generale alla corte estense. Da un punto di vista bibliografico, la conoscenza di soli dieci esemplari superstiti – tre in Italia, uno a Bagnacavallo – rende l’edizione del 1559 del Libro novo indubbiamente assai rara. Sul sito internet in costruzione questa copia sarà consultabile ad alta definizione".

Libro novo frontespizio-2

"Il 2018 è sia Anno europeo del patrimonio culturale che Anno del cibo italiano – ha aggiunto il vicesindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni – e il progetto promosso da Confcommercio Ascom Lugo rispetta a pieno titolo la logica e le finalità delle due ricorrenze: da un lato la valorizzazione del ricchissimo patrimonio disseminato nelle istituzioni culturali presenti sul territorio tra cui la nostra biblioteca, dall’altro far conoscere ed esaltare le tipicità enogastronomiche. Siamo per questo particolarmente lieti di aver collaborato alla buona riuscita del progetto e continueremo a farlo nei prossimi anni".

Dopo la presentazione pubblica, il progetto continuerà con la messa in rete di un sito internet dedicato, in cui sarà raccolto tutto il lavoro di approfondimento finora svolto e che accompagnerà il percorso nella sua prosecuzione. 
"Un sito e non un libro – ha puntualizzato Massaccesi – perché le scoperte e le acquisizioni sono tutt’altro che terminate e questo consentirà nel tempo, se ne avremo le forze e ne saremo capaci, di proporre sempre nuovi spunti e scoperte, con un taglio di “cultura alta” ma alla portata di tutti, con una narrazione moderna ma rigorosa e non banale, spaziando dalla proposta di nuove ricette alla storia della cucina, dalle parole del Cinquecento a quelle di oggi, dalla politica di potenza della corte attraverso la tavola alle relazioni che anche oggi in quell’ambito si coltivano".

Il progetto di Confcommercio Ascom di Lugo, seguito dal Centro di Assistenza Tecnica dell’associazione, si avvale del patrocinio e della collaborazione del Comune di Bagnacavallo e del contributo della Camera di Commercio di Ravenna.

Il Museo Civico delle Cappuccine, dove si terrà l’incontro pubblico di martedì 20 novembre, è in via Vittorio Veneto 1/A a Bagnacavallo.

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