Il Tango tzigano, da Liszt a Piazzolla, interpretato da Marcello Mazzoni
La XVIII edizione dell'Emilia Romagna Festival tocca anche la provincia di Ravenna con l'appuntamento di giovedì 23 agosto, ore 21.00, all'ex Chiesa in Albis di Russi.
Protagonista della serta il Tango Tzigano. Da Liszt a Piazzolla, interpretato al pianoforte da Marcello Mazzoni.
Quando il tango nacque in Argentina, dalle classi popolari bagnate dal Mar de la Plata, divenne subito qualcosa più grande di un genere musicale: divenne l’identità tanto a lungo cercata in una terra giovane, le cui radici percorrevano l’oceano per arrivare in Europa, in Italia. Inizialmente disprezzata dalle classi più alte, questa identità di nome tango raggiunse in breve tempo le vette della società.
Le commistioni da cui è fondato il nuovo tango, geografiche e musicali, nascono anche in Europa, anche nei ritmi tzigani della tradizione ungherese. Per questo motivo Marcello Mazzoni ha scelto di tracciare le linee che partono da Franz Liszt per arrivare ad Astor Piazzolla. Il divino pianista e compositore ungherese ereditò le caratteristiche dell’improvvisazione popolare. Attraverso i ritmi e la continua rielaborazione dei brani, Liszt strutturò una musica innovativa e divinamente complessa. I brani scelti da Mazzoni, infatti, riflettono questo aspetto dell’opera dell’ungherese: se, da un lato, la Totentanz – la Danza della Morte – tenuta in gestazione per 25 anni, pretende un livello disumano di capacità tecnica, dall’altro, In Festo Transfigurationis Domini nostri Jesu Christi, non particolarmente arduo, conserva la propria complessità nell’interpretazione e nella passione richiesta.
Ingresso libero.