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Incontri del Centro Relazioni Culturali: venerdì Teodora e l'Italia bizantina con Giorgio Ravegnani

Venerdì, alle 18 alla sala D'Attorre all'interno del ciclo di incontri del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna ci sarà un appuntamento imperdibile

Venerdì, alle 18 alla sala D'Attorre all'interno del ciclo di incontri del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna ci sarà un appuntamento imperdibile: un percorso a ritroso nel tempo con Giorgio Ravegnani, noto esperto di storia medievale e bizantina, con la presentazione dei suoi due recenti volumi: “Andare per l'Italia bizantina” edito dalla casa editrice il Mulino e “Teodora. La cortigiana che regnò sul trono di Bisanzio” pubblicato dalla Salerno editrice.

Ravegnani si muove su un doppio binario strettamente intrecciato: da una parte l'eredità storica e culturale lasciata da cinque secoli di dominazione bizantina a fasi alterne tra sconfitte e conquiste, dall'altra la centralità di una figura come Teodora, personaggio enigmatico talvolta criticato aspramente talvolta stimato con deferenza.

I bizantini hanno infatti lasciato un'eredità profonda e duratura in Italia dal punto di vista temporale, dal 535 al 1071, da quello culturale e da quello visivo, con testimonianze dirette quali monumenti, opere, reperti archeologici, manufatti realizzati in Italia o commissionati a Bisanzio. La presenza bizantina non si limita solo alla città di Ravenna, che ebbe senza dubbio un ruolo predominante in qualità di capitale imperiale dal maggio 540 al 732, ma si estende a tutta la penisola a partire da Venezia, allargandosi nella parte ovest con Milano e Genova, per poi scendere verso l'Italia centrale e giungere fino al Sud e alle isole.

È in questo contesto così articolato che si inserisce Teodora, figura indecifrabile, sempre partecipe all'attività di governo, che mai accettò il ruolo marginale destinato alle imperatrici di Bisanzio, di cui non si conosce molto dalle fonti, se non una descrizione feroce e distorta da un odio viscerale da parte di Procopio nella sua “Storia Segreta”. Questo astio profondo derivava dalle umili origini e dal periodo giovanile a Costantinopoli come attrice dalla vita sregolata e di facili costumi, in seguito a un periodo in Siria e al contatto con illustri esponenti del clero monofisita, Teodora cambiò atteggiamento e condotta, conobbe Giustiniano, si sposarono e dall'aprile 527 regnarono assieme per vent'anni fino alla prematura morte di lei.
Prossimo appuntamento: speciale Romagna martedì 14 febbraio con la presentazione di “La Basilica di Santa Croce. Nuovi contributi per Ravenna tardo antica” (Edizioni del Girasole) a cura di Massimiliano David, con la partecipazione dell'editore Ivan Simonini.

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