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La Trilogia 2018 è pronta al debutto: si comincia dal Nabucco

La regista Cristina Mazzavillani Muti: in Nabucco Verdi getta i semi di ciò che raccoglierà lungo tutta la vita, amore per la coralità e per il personaggio"

Venerdì 23 novembre, alle 20.30, si inaugura la nuova produzione dell’opera verdiana al Teatro Alighieri di Ravenna.

E non poteva che essere Nabucco ad aprire questa Trilogia d’Autunno, il cui trittico di capolavori ripercorre la parabola creativa di Giuseppe Verdi attraverso tre momenti chiave del suo percorso artistico e umano. “In Nabucco c’è già tutto il Verdi che verrà dopo - spiega la regista Cristina Mazzavillani Muti - l’amore per la coralità e l’amore per il personaggio. E come in Nabucco Verdi getta i semi di ciò che raccoglierà lungo tutta la vita, su questo palcoscenico è proprio da Nabucco che tutto germoglia”. 

La XXIX edizione di Ravenna Festival si conclude così con una straordinaria maratona lirica che rinnova l’omaggio al compositore bussetano e presenta due nuove produzioni - Nabucco e Rigoletto - accanto all’Otello applaudito per la prima volta nel 2013. Venerdì 23 novembre, alle 20.30, la prima di Nabucco (repliche 27 e 30 novembre) vedrà i musicisti dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” guidati da Alessandro Benigni; al servizio dell’intera Trilogia ci saranno come sempre le invenzioni del team creativo e le più moderne tecnologie che permettono il rapido alternarsi dei tre titoli sul palcoscenico, sera dopo sera, fino al 2 dicembre. 

Nabucco©Zani-Casadio4939-2

Nabucco è il baritono rumeno Serban Vasile, mentre le principesse Fenena e Abigaille sono rispettivamente Lucyna Jarzabek, dalla Polonia, e Alessandra Gioia. Ismaele, oggetto della contesa amorosa, è Riccardo Rados, mentre Evegeny Stavinski veste i panni del gran pontefice degli ebrei Zaccaria. La sua controparte in campo assiro-babilonese è il gran sacerdote di Belo, interpretato da Ion Stancu. Abdallo, l’ufficiale fedele a Nabucco, e Anna, sorella di Zaccaria, sono invece Giacomo Leone e Renata Campanella. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è guidato da Martino Faggiani e Massimo Fiocchi Malaspina. Accanto a Cristina Muti, il lighting designer Vincent Longuemare, il visual designer Davide Broccoli, Paolo Micicché consulente per le immagini, il sound designer Alessandro Baldessari, Alessandro Lai per i costumi.

"Nella nostra città accadono meraviglie, viviamole e valorizziamole - commenta entusiasta il sindaco Michele de Pascale - Comincia la Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, quest’anno dedicata a Verdi e Shakespeare, che mette in scena, sotto la mirabile regia di Maria Cristina Mazzavillani Muti, tre opere liriche emozionanti: Nabucco, Rigoletto e Otello, nove repliche in poco più di una settimana, non è mai accaduto se non a Ravenna. Ma la Trilogia d’Autunno rappresenta per la nostra città molto più che uno straordinario spettacolo dal vivo. Porta con sé emozioni, valori e occasioni. Con un pubblico di 1500 persone provenienti da tutto il mondo, rappresenta un’eccezionale occasione di turismo culturale in un periodo di bassa stagione, contribuendo a fare grande Ravenna a livello internazionale. La rassegna è stata accolta con un grande interesse che ha portato al tutto esaurito: un’entusiasta e crescente risposta del pubblico, riconoscimento straordinario della qualità della produzione artistica. E ancora, la Trilogia offre un’occasione unica di grande arricchimento e di confronto con i nostri ragazzi e ragazze. Quest’anno ha aperto le porte a 1600 studenti delle scuole medie e superiori e dell’università che hanno avuto l’opportunità di assistere alle prove generali con un accesso privilegiato al cuore dell’opera. Inoltre sono tantissimi i giovani performer protagonisti degli spettacoli, ad esempio l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini e i tanti giovani direttori d’orchestra. Insomma un progetto che fa bella Ravenna, che ci riempie il cuore e la mente di una musica meravigliosa e che lascia nei turisti e visitatori un ricordo indimenticabile della nostra città. Per questi e tanti altri motivi la Comunità di Ravenna, intesa come il Comune e le altre istituzioni pubbliche insieme alla società e alle imprese del nostro territorio, continuerà sempre a sostenere la grandezza della nostra offerta culturale. In Cultura non si spende, ma si investe sul futuro. Speriamo che questa consapevolezza diventi sempre più forte in tutto il nostro Paese. Evviva la Cultura, evviva la bellezza, evviva Ravenna!".

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