Si parla di Brexit con Jonathan Coe a Scrittura Festival
Jonathan Coe incontra il pubblico di Scrittura Festival per parlare di Brexit, Europa e letteratura partendo dalle pagine del suo ultimo lavoro "Middle Englend" (Feltrinelli) dialogando con Matteo Cavezzali lunedì 3 giugno alle 18 al Palazzo Congressi di Ravenna.
Jonathan Coe ha studiato al Trinity College di Cambridge e all'Università di Warwick, dove ha anche insegnato Poesia Inglese. Vive a Londra. Ex musicista semi-professionista, cultore di progressive rock e rock psichedelico, ha lavorato come giornalista freelance e come correttore di bozze e ha scritto di musica jazz e cabaret. Considerato uno dei maggiori talenti della narrativa mondiale, erede ideale di Martin Amis e Julian Barnes per lo sguardo critico e dissacrante verso la società inglese, ha esordito nel 1987 con "Donna per caso", cui sono seguiti alcuni dei romanzi maggiormente letti e acclamati della letteratura anglofona contemporanea: "La famiglia Winshaw" (1994), critica feroce dell'era tatcheriana; "La casa del sonno" (1997), che prende di mira il mondo universitario; "La banda dei brocchi" (2001), ritratto dei «marroni anni Settanta» (come li definisce l'autore), e "Circolo chiuso" (2004), dove lo sguardo pungente di Coe non risparmia neppure i più recenti anni Duemila. Dopo "La pioggia prima che cada" (2007) ha firmato ulteriori prove di successo, tra le quali "Expo 58" (2013), la raccolta di racconti "Disaccordi imperfetti" (2015) e il romanzo "Numero undici" (2016).
In questo nuovo romanzo lo sguardo critico di Jonathan Coe si concentra sulle vicende di una famiglia delle Midlands inglesi, per poi abbracciare gli eventi più recenti di un'intera nazione, fino al terremoto Brexit del 2016.