Lo scrittore Paolo Casadio presenta "Il bambino del treno"
Venerdì 18 maggio alle 18 Paolo Casadio e il suo libro Il bambino del treno (Piemme, 2018) chiudono gli appuntamenti con gli “AperiTrisi letterari” nella Sala Codazzi della biblioteca “Fabrizio Trisi” di Lugo.
Protagonista del libro è il casellante Giovanni Tini, che è tra i vincitori del concorso da capostazione, dopo essersi finalmente iscritto al Partito nazionale fascista; ma l'avanzamento ottenuto ha il sapore della beffa, come l'uomo comprende nell'istante in cui giunge alla stazione di Fornello, nel giugno 1935, insieme alla moglie incinta e a un cane d'incerta razza. Attorno ai binari e all'edificio che sarà biglietteria e casa, infatti, non c'è nulla. Una sera del dicembre 1943, però, tutto cambia, e la vita che Giovanni, Lucia e Romeo hanno conosciuto e amato viene spazzata via, quando un convoglio diverso dagli altri cancella l'isolamento: trasporta uomini, donne, bambini, ed è diretto in Germania.
Dialoga con l’autore Gian Luigi Melandri, autore di numerosi saggi storici; durante la serata porterà il suo saluto l'assessora alla Cultura del Comune di Lugo, Anna Giulia Gallegati.
Paolo Casadio è nato a Ravenna nel 1955. Figlio di una generazione cui i genitori non insegnavano il dialetto, s'interessa da anni alla lingua e ai racconti della sua terra. Esordisce come coautore con il romanzo Alan Sagrot (Il Maestrale, 2012), scritto con Luca Ciarabelli, mentre La quarta estate, ambientato a Marina di Ravenna nel 1943, è il suo primo romanzo come autore singolo.
Al termine degli incontri sarà offerto agli intervenuti un aperitivo analcolico, offerto da Coop Alleanza 3.0 di Lugo.
La rassegna è organizzata dalla Biblioteca Trisi in occasione del “Maggio dei Libri”, la campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività culturali, in collaborazione con l'Associazione italiana editori, sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione nazionale italiana per l'Unesco.