"Moro e Zaccagnini, tra fede e politica". La riflessione di Pierluigi Castagnetti
"Moro e Zaccagnini: fede e politica" è il tema dell'incontro che si svolge al Seminario di Ravenna (Sala Don Minzoni in piazza Arcivescovado) martedì 6 novembre, ore 17.30, in occasione del 29° anniversario della scomparsa di Benigno Zaccagnini.
Alle 17.30 si tiene la S. Messa celebrata dal Vicario Generale don Alberto Brunelli, segue alle 18.00 l'intervento di Pierluigi Castagnetti.
C’è un punto di partenza comune nell’itinerario di Moro e Zaccagnini: la fede, essere un cristiano vero, senza integralismi, perché ambedue credono nell’autonomia della politica nei confronti della fede e sentono forte il rapporto con la società civile.
Moro conosce Zac fin dagli anni della FUCI, tra il 1938 e il 1940 a Ravenna, ne conosce il pensiero, l’esperienza religiosa, le profonde radici cristiane, la sua forte laicità e autonomia come laico cristiano in politica.
Ambedue hanno conosciuto Giovanni Battista Montini, il Papa che ha vissuto i drammi del XX secolo, le guerre mondiali, i sistemi totalitari, le tensioni nella Chiesa del post-concilio, il terrorismo. Giovanni Battista Montini, Aldo Moro, Benigno Zaccagnini si sono anche ritrovati insieme a rivivere l’angoscia del Cristo nel Getsemani.
Quest’anno è il 40° della morte di Aldo Moro, il 29° di Zaccagnini, ma è anche l’anno della canonizzazione di Papa Paolo VI e questa può essere l’occasione propizia per riflettere su questi testimoni soprattutto in questa stagione nella quale i partiti si disfano e si ricompongono, dove le ideologie sono in crisi e dove gli uomini della politica rischiano di non avere alcun ancoraggio e fanno dubitare che la politica sia prima di tutto la costruzione della città dell’uomo.
Pierluigi Castagnetti fa da guida in questa riflessione.
Ingresso libero.