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"L'incanto dell'affresco", da Pompei a Giotto: fervono i preparativi per la grande mostra al Mar

Martedì è stata aperta aperta la cassa proveniente dalla Galleria Estense di Modena contenente l'opera "Ratto di Ganimede" di Lelio Orsi del 1550 circa

Fervono i preparativi al Mar per l'allestimento della mostra "L'incanto dell'affresco", curata da Claudio Spadoni e Luca Ciancabilla, in programma dal 16 febbraio al 15 giugno e realizzata grazie al sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna. La mostra ripercorrerà la secolare storia e fortuna della pratica del distacco delle pitture murali, una storia del gusto, del collezionismo, del restauro, ma anche della tutela di quella parte fondamentale dell’antico patrimonio pittorico italiano, con  preziosi  prestiti provenienti dall’Italia e dall’estero.

L'esposizione si divide in cinque sezioni, ordinate secondo un indirizzo storico-cronologico: dai primi masselli cinque-seicenteschi, ai trasporti settecenteschi, compresi quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni settanta del Novecento. Giotto, Pisanello, Andrea del Castagno, Bernardino Luini, Garofalo, Raffaello, Romanino, Correggio, Pontormo, Moretto, Niccolò dell’Abate, Pellegrino Tibaldi, Ludovico e Annibale Carracci, Guido Reni, Guercino, Tiepolo per citarne solo alcuni, saranno i protagonisti indiscussi della mostra del Mar  insieme ad alcune fra le più belle pitture di Ercolano e Pompei.

Martedì è stata aperta aperta la cassa proveniente dalla Galleria Estense di Modena contenente l'opera "Ratto di Ganimede" di Lelio Orsi del 1550 circa. Insieme al'opera, che ha un diametro di 3 metri, sono inoltre arrivati gli affreschi di Nicolò dell'Abate "San Geminiano" del 1537 e "Figure che si dilettano in Musica (Concerto)", del 1540-43.

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