A Palazzo Vecchio la mostra del designer Ottavio Gigliotti
Dal 23 febbraio fino al 16 marzo la rinnovata Sala di Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà 5, a Bagnacavallo, ospiterà la mostra Ottavio Gigliotti “Suite des Vases. Serigrafie. Forme piane in evoluzione nello spazio”. Oltre all'originale rassegna cinematografica in corso, alle manifestazioni canore e agli altri eventi cittadini in programma, la nuova Sala continuerà a ospitare come prima mostre d'arte ed incontri a tema.
Questa prima iniziativa espositiva presenta lavori inediti che sembrano veramente un omaggio al patrimonio artistico di Bagnacavallo. L'ispirazione per realizzare la galleria di dodici grandi serigrafie su acciaio, specchi, supporti plastici e tessili, l'architetto e designer cervese Ottavio Gigliotti l'ha tratta proprio dal ricco Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo che fra i propri tesori custodisce anche una splendida raccolta di 32 stampe all'acquaforte, realizzate da Benigno Bossi a metà del Settecento sulla base della Suite des Vases che Alexandre Petitot aveva disegnato per il Duca di Parma. Le sagome dei grandi e fantasiosi vasi decorativi, pensati per il Giardino Ducale in onore dei regnanti Ferdinando di Borbone e Maria Amalia d'Asburgo Lorena, furono poi realizzate da Boudard per dare corpo alle fantasiose creature dell'architetto che aveva ristrutturato la Reggia di Colorno.
Il lavoro di Gigliotti, attento designer che riunisce la cultura classica ai materiali della contemporaneità, viene qui presentato per la prima volta insieme alle sue sculture in acciaio tratte da un unico foglio, le cosiddette Forme piane in evoluzione nello spazio, che diventano anche gioielli moderni in un'elegante reductio per signore raffinate. Solo nella mattinata inaugurale di domenica sarà possibile ammirare in sala anche la raccolta di incisioni di Benigno Bossi. La mostra, accompagnata dal relativo catalogo presentato da Francesco Santaniello, resterà aperta fino al 16 marzo, tutti i pomeriggi, dal martedì al sabato, dalle 15 alle 18, oltre che nelle mattinate di sabato e domenica dalle 10 alle 12. Successivamente, dal 30 marzo al 18 aprile, la mostra sarà riallestita ai Magazzini del Sale di Cervia, Sala Rubicone. Per informazioni, visitare il sito internet www.ottaviogigliotti.it, email info@ottaviogigliotti.it, telefono 0544 71458.
OTTAVIO GIGLIOTTI - BREVE BIOGRAFIA - Il percorso professionale di Ottavio Gigliotti (nato nel 1947 a Martirano, in provincia di Catanzaro) ha inizio nel 1980, anno della fondazione di Design Lab, che ora ha sede a Cervia in Viale Volturno 68. La sua formazione prende corpo all’Istituto Statale d’Arte “O.Metelli” verso la fine degli anni ’60. Poi l’orientamento in Disegno Industriale e Comunicazione Visiva a Roma (tra i docenti Giulio Carlo Argan), quindi fino al 1979 collabora con Merolla S.p.A. di Napoli alla progettazione di infrastrutture importanti come la E45 Orte-Ravenna e il depuratore del Golfo partenopeo. Nel 1980 Gigliotti si stabilisce a Cervia e apre il Design Lab (laboratorio di serigrafia, grafica pubblicitaria, design).
Significativa l’attività artistica: è presente a Palazzo Marenco (Torino) nel 1984 con una mostra descritta in catalogo da Dino Gavina, e l’anno seguente a Fusignano. Nello stesso periodo (in sodalizio con fotografi, scrittori e poeti) fa parte dei Figli del Deserto lavorando alla grafica del libro “Traversate del Deserto”. Nel 1986 espone serigrafie su pannelli di legno laccato a Terni, città che nel 2004 accoglie la scultura “Forma in evoluzione nello spazio .n1” e nel 2005 ospita la sua personale dal titolo “Achille”, presentata da Giuseppe Bellosi e Giulio Viscione. Il sentiero artistico prosegue nel 2007, con l’esposizione di serigrafie ispirate dai disegni di Giovanni Battista Braccelli (titolo: “Piazza Universale di alcune Professioni del Mondo”) a Bagnacavallo, nella chiesa del Pio Suffragio, in omaggio a Tommaso Garzoni. Nel 2010 a Cervia, nei Magazzini del Sale, Ottavio Gigliotti espone serigrafie, sculture e bozzetti (titolo: “Il segno”) prendendo ispirazione dalla poesia di Bellosi.