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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Musica e recitazione al Masini di Faenza: tra gli ospiti Catherine Spaak e David Riondino

Sette appuntamenti a partire dal 18 ottobre: Catherine Spaak darà voce al Piccolo Principe, l'apertura del festival ad opera della Filarmonica Toscanini

Prenderà il via il 18 ottobre 2017 la nuova Stagione Concertistica del TeatroMasini a Faenza.
La VI edizione, con la direzione artistica di Massimo Mercelli, direttore artistico EmiliaRomagnaFestival e Donato D’Antonio, vice presidente ERF, in corso fino al 19 marzo 2018, presenterà un cartellone composto da sette appuntamenti, di cui uno fuori abbonamento, caratterizzato da programmi originali e coinvolgenti, solisti, ensemble e orchestre di prim’ordine, che arriverà a toccare anche ambiti extra-musicali come la danza e la recitazione.
 
La rassegna apre i battenti il 18 ottobre con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal giovane direttore Jacopo Rivani, che presenterà un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven, ma un Beethoven insolito, per certi versi nuovo e poco presente nei programmi concertistici. Verranno eseguite due ouverture di un Beethoven maturo e di rara esecuzione, “La consacrazione della casa” op.124 e “Per l’onomastico” op. 115, mentre nella seconda parte verrà eseguita la suite da concerto in 4 movimenti Le creature di Prometeo. Avere in concerto la Filarmonica Toscanini significa avere una certezza di qualità ed estrema competenza nel repertorio musicale degli ultimi tre secoli, un’orchestra diventata nel tempo un importante punto di riferimento in Italia per il repertorio sinfonico.
 
Il secondo appuntamento, il 3 novembre, propone qualcosa di completamente diverso e dal profumo francese: francese la voce recitante e francese del testo. Sarà così la celebre attrice Catherine Spaak a dare voce al testo bellissimo ed onirico di Saint-Exupéry. Il Piccolo Principe, opera senza età e che accompagna da sempre i sogni di adulti e bambini. Catherine Spaak, attrice poliedrica che ha recitato in Italia con grandi registi come Monicelli, Risi, Comencini, Steno, Lattuada, Bolognini, Damiani, Argento, Ferreri, sarà accompagnata al pianoforte da Corrado De Bernart che eseguirà musiche di Bacalov, Glass, Nyman e Satie.
 
Il 21 dicembre ancora un bel viaggio in altri ambiti musicali e di sapore completamente diverso; sarà la Spagna flamenca ad essere presentata con un celebre danzatore Miguelete, accompagnato da Ramon Jaffè al violoncello e da Johannes Hoffman Minera alla chitarra. Miguelete, nato e formatosi a Dresda, si è trasferito a Siviglia, proprio per seguire e imparare la danza flamenca, sua grande passione.
 
Il nuovo anno 2018 di Emilia Romagna Festival al Masini si apre il 29 gennaio con un’altra celebre voce recitante, David Riondino, con il suo Piovono Coriandoli, testi recitati e accompagnati dal pianista Sandro De Palma su musiche di Satie e Poulenc. Riondino è un personaggio incredibilmente creativo, nato come musicista alla fine degli anni ’70, riesce a portare le sue capacità musicali verso una forma teatrale cabarettistica dove l’improvvisazione sia musicale che teatrale ne dà la cifra stilistica originale, che certamente porterà in scena anche nel suo Piovono Coriandoli per il pubblico faentino.

Il 15 febbraio il Masini aprirà le porte ad una bellissima novità, la prima opera contemporanea della brava compositrice Rossella Spinosa, dal titolo “Abisso Mediterranoeo – Pietà l’è morta”, un’opera per soli, coro, danzatore e ensemble musicale, che affonda le sue tematiche nell’attualità di cui ogni giorno gli organi informativi riportano le tristi notizie, e sarà proprio un giornalista con il suo racconto quotidiano sugli sbarchi in Italia il protagonista di quest’opera contemporanea, il cui testo è stato scritto da Geppino Materazzi, profondo conoscitore delle culture del mondo, e Pap A. Khouma, quest’ultimo scrittore e giornalista senegalese naturalizzato italiano, che spesso ha dato voce alla realtà dell’immigrazione “dal di dentro”, essendo lui stesso arrivato nel nostro paese negli anni ottanta seguendo le stesse disgraziate rotte di terra e di mare. Rossella Spinosa, eccellente pianista e compositrice, ha scritto molte delle sue opere commissionate da grandi istituzioni concertistiche, ma anche per il teatro e per il cinema, nonché ha svolto un grande lavoro di sonorizzazione di film muti (oltre 50 pellicole) commissionato dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano.
 
La stagione concertistica di Emilia Romagna Festival nel teatro faentino si chiuderà il 19 marzo con una grande violoncellista italiana richiesta in ogni parte del mondo, Silvia Chiesa, che accompagnata al pianoforte da Maurizio Baglini, presenterà un programma interamente dedicato a Robert Schumann, che tanto ha scritto per questo affascinante strumento dalla bellissima voce, una voce definita da molti compositori molto vicina alla voce umana. Dal 2005 Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini formano un duo stabile che ha tenuto oltre duecento concerti su prestigiosi palcoscenici internazionali come la Salle Gaveau di Parigi, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Oriental Art Center di Shangai, la Sala Cecília Meireles di Rio de Janeiro, la Victoria Hall di Ginevra e molte altre, dedicandosi al repertorio classico come a quello contemporaneo.
 
Infine, fuori abbonamento, il 16 dicembre sarà presentata “Fior di patria, fior d’amor (vita e amori di Guidarello Guidarelli)” nuova opera in due atti con il testo di Ivano Artioli su musiche originali di Paolo Geminiani. Ad eseguirla il Modern Sarti Ensemble diretto dal giovane e talentuoso Jacopo Rivani. L’opera racconta le gesta del capitano Guidarello Guidarelli, soldato di ventura della nobile casata dei Guidarelli di Ravenna: siamo nel 1500 e Cesare Borgia, detto il Valentino, sta costruendosi, un nuovo Stato nell’Italia centrale. Sono già cadute le città di Forlì, Cesena, Imola, ma Faenza resiste. L’epilogo, nel rispetto pieno degli eventi storici, sarà cruento.
 
Musica a 1 euro
Forte del successo degli anni passati, torna anche per questa VI edizione di ERF&TeatroMasiniMusica, Musica a 1 euro, progetto educativo molto caro a ERF. Il progetto, nato nel 2014 proprio all’interno della Stagione concertistica faentina, si rivolge a tutti gli studenti delle scuole di Faenza di ogni ordine e grado, nonché agli studenti della Scuola Comunale di Musica Sarti fino ai 19 anni.
La proposta si articola in due momenti: una serie di appuntamenti mattutini in cui gli stessi esecutori dei concerti serali incontrano, parlano, spiegano e interagiscono con i ragazzi, accompagnandoli all’ascolto della musica con maggiore consapevolezza. Un secondo momento, di sera, in cui tutti gli studenti possono accedere ai concerti al costo di simbolico di 1 euro. Questo progetto è stato molto apprezzato da insegnanti e genitori, tanto che le richieste sono uscite anche dagli ambiti faentini, arrivando a comuni come Lugo di Romagna e Castel San Pietro Terme. Emilia Romagna Festival riserva a questo risultato la speranza di contribuire alla formazione di un pubblico in futuro sempre più preparato e sempre più numeroso che possa riempire con sempre maggiore partecipazione teatri e sale da concerto.
 
www.erfestival.org

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