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Nott de Bisò: si accende una notte di festa e di leggenda

A mezzanotte il rogo che brucia tutte le avversità e che "suggerisce" il vincitore del prossimo Palio. Tradizione dal 1964, la festa ha però origini ben più lontane

Si avvicina la grande festa faentina, la Nott de Bisò 2019 il 5 gennaio, che come da tradizione porta prelibatezze gastronomiche, vin brulè e musica nella piazza centrale di Faenza. E soprattutto è una notte di storia, mito e fuoco: protagonista è infatti il Niballo, un grande fantoccio raffigurante un guerriero saraceno, posto alla confluenza dei corsi manfredi, che a mezzanotte viene dato alle fiamme.

La storia

Era il 1959 quando i faentini pensarono di ripistinare una storica giostra medievale che metteva a confronto i 5 rioni cittadini. La prima giostra di cui si hanno notizie è la Giostra del Barbarossa, un torneo voluto nel gennaio del 1164 dall’imperatore Federico Barbarossa, che voleva verificare la maestria dei faentini in battaglia. Fu così che circa ottocento anni dopo si decise di ridare vita al moderno Palio del Niballo.

La Nott de Bisò

Cinque anni più tardi, nel 1964, alla grande sfida estiva del Palio si aggiunse la Nott de Bisò, celebrata in quella prima occasione il 31 dicembre 1964. La Nott de Bisò divenne traddizione e ogni anno viene celebrata nella vigilia dell'Epifania in Piazza del Popolo. In questa occasione il Niballo, vestito con i colori del rione vincitore del Palio di giugno, arriva in piazza su un carro trainato da buoi e, allo scoccare della mezzanotte, il Rione vincente del Palio dell’estate ha il diritto di bruciarlo. Un diritto che quest'anno sarà riservato al rione Rosso (Porta Imolese). Al lato sportivo, si aggiunge quello folkloristico, perchè il grande Niballo simboleggia le avversità dell’anno appena trascorso che vanno bruciate e buttate alle spalle.
Nell’attesa del rogo, i partecipanti alla festa possono bere il bisò (il caratteristico vin brulè) nei tradizionali gotti.

La scaramanzia

Il rogo del Niballo costituisce per tutti i faentini e per tutti gli affezionati di questa festa un momento emozionante. La tradizione rionale, infatti, vuole che questo avvenimento possa predire il rione che avrà successo nel palio del nuovo anno: pare che la testa del saraceno in fiamme, cadendo in una certa direzione, vada a indicare lo stand del rione vincitore.

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